“Il signor Casali non deve tenere conto della comunicazione né effettuare alcun pagamento. Ho già disposto l’annullamento della lettera inviata e l’indebito è da considerare a tutti gli effetti estinto”. Lo afferma Alessandro Romano, direttore provinciale dell’Inps di Rimini, sulla vicenda del pensionato di 84 anni di Riccione, Emilio Casali, che si era visto recapitare la richiesta inviata dalla sede di Roma dell’Inps per la restituzione di 1 centesimo.
“Mi scuso con il cittadino per il disguido e l’Istituto opererà in modo che in futuro tale situazione non possa ripetersi”, aveva proseguito il dirigente, che in una nota precedente alla notizia della sua rimozione aveva ricostruito l’iter della vicenda: il debito originario a carico del cittadino, spiega l’istituto, “era più consistente del centesimo notificato il 7 ottobre 2013 e pari a 799,05 euro, tale importo è già stato recuperato in 8 rate per un totale di euro 799,04 la cui ultima è stata incassata a gennaio 2003”. Da quel momento “la pratica è stata ritenuta definita ed infatti non è stata più inviata alcuna comunicazione al cittadino. In questo momento la sede e’ impegnata nel definire una serie di indebiti tra cui anche quello in oggetto che per una svista al posto di essere annullato è stato notificato con la lettera ben nota”.
“Al fine di contestualizzare la vicenda preciso – aveva concluso – che la sola sede di Rimini gestisce mensilmente oltre 9.000 indebiti in corso di recupero e che entro fine anno saranno lavorate circa 4.500 posizioni”.
A pagare però per l’incredibile vicenda, è stato qualcun altro: il dirigente che non ha controllato che non fosse inviata la richiesta di rimborso di un centesimo: esiste infatti da anni una procedura che impedisce il recupero di “indebiti irrisori” sotto la soglia di 12 euro. E il dirigente è stato rimosso dall’incarico
‘’Nel caso del signor Casali, con il quale l’Istituto si scusa per il disagio provocato – si legge in una nota – questa procedura di salvaguardia non è stata correttamente attivata ed ha provocato l’indebita richiesta di restituzione per il valore di un centesimo di euro; provvedimento che e’ stato annullato d’ufficio. Sulla questione l’Inps ha avviato una indagine amministrativa interna per evitare che simili incresciosi episodi possano tornare a ripetersi. Al termine dell’inchiesta di audit è stata individuata la responsabilità dell’operatore, che verrà sanzionata, e del mancato controllo da parte del direttore della sede Inps di competenza, che è stato rimosso e destinato ad altro incarico’’. Il Resto del Carlino