Riccione. San Patrignano a Riccione per parlare di sballo: “non esiste droga buona”

droga-dello-stupro-1Nel mondo delle sostanze stupefacenti “parlare di ecstasy ‘cattiva’ non ha senso: non esiste una ecstasy ‘buona’”. A sostenerlo è Antonio Boschini, responsabile terapeutico della Comunità San Patrignano, intervenuto mercoledì sera in Piazzale Ceccarini a Riccione all’incontro intitolato ‘Per dire no allo sballo’ e organizzato dai Carabinieri in collaborazione con la Comunità San Patrignano, l’Amministrazione comunale e il Sert di Rimini. “Parlare di ecstasy ‘cattiva’ non ha senso: non esiste una ecstasy ‘buona’ – ha chiarito Boschini riferendosi ai recenti fatti di cronaca -: ancora molti giovani non conoscono i rischi del consumo di droghe e non sono consapevoli dei danni che provocano, comprese patologie neurologiche, psichiatriche, stati di ansia”. A giudizio dell’esponente di San Patrignano “oggi, inoltre, è cambiato il motivo dell’approccio alle sostanze, a cui i ragazzi si avvicinano in maniera inconsapevole. Le collegano allo sballo, al divertimento fine a se stesso. Le usano per vincere le inibizioni, le timidezze. Un bisogno che nasce dall’incapacità di stare con gli altri, di comunicare”. Alla serata, insieme a Boschini, è intervenuto un giovane, Andrea Tarquini, ragazzo a fine percorso in comunità: ha raccontato la sua esperienza e il progetto di prevenzione WeFree di San Patrignano che ogni anno coinvolge 50.000 ragazzi con incontri e dibattiti nelle scuole, spettacoli teatrali e workshop per informare sui rischi associati all’uso di droga e per parlare di disagio giovanile.