Riccione. Scoppia il caso di “Riccioneleaks”. La Tosi vuole bloccare la fuga di notizie.

tosi‘RICCIONELEAKS’ tra le mura del municipio. Dalla variante al piano spiaggia alla riorganizzazione dei settori municipali, fino ai grandi progetti come la colonia Reggiana e le perizie sul tetto dello stadio del nuoto, le notizie escono dalle mura dal palazzo prima che sindaco e assessori abbiano il tempo di discuterli e presentarli. Quanto è bastato al primo cittadino Renata Tosi per serrare i ranghi e invitare a più miti comportamenti le gole profonde, che al momento non si conoscono. «Non sono una zarina e non si tratta di blindare il municipio – si difende il sindaco -. Ma una cosa deve essere chiara: i dipendenti sono al servizio della comunità e non dei politici». Tradotto: «Basta con lo stendere tappeti rossi ai politici e conoscenti che bussano negli uffici. Con me il tappeto rosso andrà steso per i cittadini tutti, non solo per alcuni».
DI FATTO la giunta ha trovato alcune contromosse per arginare le fughe di notizie. La prima riguarda l’invito ai consiglieri comunali di bussare alla porta dell’ufficio del dirigente per avere informazioni. «Non va bene rallentare l’attività degli uffici per avere informazioni parziali, visto che solo il dirigente può offrire un quadro complessivo. Si crea solo confusione. Ogni richiesta sarà esaudita dai dirigenti, eviteremo equivoci e velocizzeremo il lavoro. Non dimentichiamoci che l’obiettivo dei dipendenti è offrire un servizio alla comunità, e che i documenti che trattano sono riservati». Per rinfrescare la memoria verrà fatto presente in forma scritta a tutti coloro che lavorano in municipio, «il codice deontologico che li riguarda». Non solo, il primo cittadino intende cambiare le regole e rivedere l’operato dei vari uffici. Come? «A febbraio andrà redatto il piano ferie di tutto l’anno per evitare disservizi. Tutto dovrà essere programmato. Mi sembra normale, accade in tutte le aziende, e questa deve essere un’azienda al servizio dei riccionesi». Secondo: «Vanno ripensati gli orari di lavoro e omogenizzati tra i settori». La rivoluzione è solo agli inizi.

Resto del Carlino