Riccione: sequestrato centro massaggi. Arrestata dai Carabinieri donna cinese per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

massaggiRiccione: sequestrato centro massaggi. Arrestata dai Carabinieri donna cinese per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

In apparenza sembrava un normale centro massaggi di Riccione: Il  “Tai Chi”, in Viale Veneto, ma ai clienti veniva offerto un “servizio extra” per un  sovrapprezzo, in base alla tipologia di cliente, da solo poche decine di euro in più ad anche oltre 50 euro, infatti i clienti più facoltosi lasciavano anche somme superiori rispetto agli altri. E’ quello che hanno scoperto i Carabinieri della Compagnia di Riccione che, ieri sera hanno concluso l’attività d’indagine che ha portato all’arresto di una donna di origini cinesi con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, che si verificava all’interno del centro massaggi aperto dal luglio 2013.

Ciò che ha fatto insospettire i militari dell’Arma, oltre alla segnalazione dei condomini viciniori stanchi delle continue “visite” ad ogni ora al centro massaggi, è stato il “via vai” continuo di soli clienti di sesso maschile  che  si recava al centro massaggi negli orari più strani, fino a tarda sera anche oltre le 22. Inoltre, dopo una approfondita ricerca in internet, si accertava che il centro massaggi era sponsorizzato in diversi siti con riferimenti espliciti alla possibilità di fare sesso, il tutto rafforzato dai commenti dei clienti che indicavano la possibilità di un “gran finale”.

Iniziavano così lunghi servizi di osservazione e pedinamento con la raccolta di informazioni e indizi utili. Venivano bloccati e portati in caserma gli stessi avventori che ammettevano l’esistenza di diversi “pacchetti massaggio” con possibilità di essere masturbati dalle massaggiatrici, in tutto quattro. Addirittura alcuni clienti, ignari di queste pratiche, senza chiedere “alcunché” si trovavano costretti a dover far sospendere il massaggio in quanto le massaggiatrice andavano oltre il consentito, ormai senza chiederne più il consenso.

La meticolosa attività investigativa terminava alle ore 20.00 di ieri sera quando i militari dell’Arma, dopo aver atteso l’uscita dell’ennesimo cliente, facevano irruzione nel locale trovando una leggera resistenza da parte della responsabile della struttura che cercava in tutti i modi di sbarrare la via d’accesso. Un volta entrati, i Carabinieri sorprendevano un uomo intento a ricomporsi e, a seguito di perquisizione locale e personale, si rinvenivano alcune migliaia di euro in contanti, guadagnate in soli tre giorni, nonché liste di clienti con relativo “servizio extra” richiesto. Quattro le ragazze sfruttate, tutte cinesi, con regolare permesso di soggiorno in Italia che abitavano in un appartamento poco distante.

Si procedeva dunque a dichiarare in arresto X.L., 35enne originaria della Repubblica popolare cinese, per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, la quale inoltre aveva ricavato un mini appartamento, impiegando due vani, all’interno del suo centro massaggi. Pertanto verrà fatta anche un’apposita segnalazioni agli uffici comunali preposti per verificare la destinazione d’uso dei locali.