Riccione, spunta un possibile testimone sull’investimento mortale della donna: un residente sente un tonfo e una sgommata

Potrebbe essere un dettaglio cruciale nelle indagini sull’investimento che ha causato la morte di Antonia Conti. Un residente di via Galliano, che la mattina di martedì 10 giugno, intorno alle 9:00, si trovava nel proprio appartamento con le finestre aperte, ha riferito di aver udito un forte rumore seguito da una sgommata, compatibile – secondo la sua percezione – con quella di un furgoncino.

L’uomo non ha assistito direttamente all’incidente avvenuto all’incrocio tra via Galliano e via Settembrini, ma ha ritenuto opportuno fornire la propria testimonianza ai Carabinieri di Riccione. Le sue dichiarazioni, pur non essendo oculari, potrebbero aiutare a restringere il campo delle ricerche, che fin dal primo momento si sono orientate verso un mezzo alto, coerente con il punto d’impatto riscontrato sulla vittima.

Secondo i risultati dell’autopsia effettuata nei giorni scorsi, Antonia sarebbe stata colpita alle spalle, all’altezza della zona lombare, riportando lesioni interne gravi, perfettamente compatibili con un urto violento. Gli inquirenti ritengono improbabile che il conducente non si sia accorto dell’impatto, mentre la sgommata udita subito dopo dal residente rafforzerebbe l’ipotesi di un allontanamento volontario dal luogo del sinistro, senza prestare soccorso.

Nella giornata di sabato, l’avvocato Alfredo Sartini, legale della sorella e del fratello della vittima, ha rilanciato un appello pubblico, chiedendo a chiunque fosse in possesso di informazioni utili di contattare le forze dell’ordine. Anche un piccolo dettaglio – ha sottolineato il legale – potrebbe contribuire a far luce su un gesto che, al momento, rimane impunito.