“In una settimana, le scaramucce sono diventate emergenze.” È con queste parole che Stefano Paolini, capogruppo consiliare e coordinatore comunale di Fratelli d’Italia a Riccione, critica duramente l’operato del sindaco Daniela Angelini in materia di sicurezza pubblica. Il riferimento è alla recente richiesta della prima cittadina di convocare il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, un’iniziativa che – secondo Paolini – arriva tardivamente rispetto alle denunce avanzate da tempo da FdI.
Secondo il consigliere, fino a pochi giorni fa la sindaca definiva “scaramucce” gli episodi avvenuti durante la Notte Rosa, salvo poi mutare radicalmente posizione. “Ben svegliata Daniela Angelini, la Bella Addormentata nel Bosco improvvisamente s’è desta”, ironizza Paolini, sostenendo che ora anche la sindaca riconosce l’esistenza di un problema di criminalità sul territorio.
Fratelli d’Italia, prosegue il comunicato, accoglie positivamente il fatto che le proprie istanze stiano finalmente trovando ascolto, ma non risparmia critiche sulla gestione della sicurezza. “Riccione è diventata un pericoloso punto d’incontro per bande di balordi, maranza e delinquenti – denuncia Paolini – che agiscono liberamente nonostante l’impegno delle forze dell’ordine”.
Nell’attacco alla giunta comunale, viene puntato il dito contro l’assenza della Polizia Locale, che, pur essendo alle dipendenze dirette del Comune, sarebbe “sempre assente” nei momenti e nei luoghi più critici. Paolini chiede quindi l’istituzione di “presidi fissi di almeno quattro agenti nei punti di maggiore afflusso durante i fine settimana o nei giorni di grande partecipazione”, sostenendo che non servano grandi risorse per organizzarli.
Il consigliere critica inoltre l’impiego attuale della Polizia Locale per attività considerate secondarie, come la verifica di sosta irregolare o il controllo notturno di fuochi d’artificio e musica ad alto volume. “Se si vuole, di notte i Vigili possono intervenire. E allora perché non mandarli nei luoghi in cui avvengono risse, aggressioni, furti e rapine? Anche solo la presenza visiva degli agenti potrebbe fungere da deterrente”.
Il comunicato si chiude con un duro giudizio sull’operato dell’amministrazione Angelini: “Questo sindaco e la sua pletora di vassalli prima tornano a compiti e mansioni che più gli si addicono e meglio è per Riccione e per chi sceglie di venirci in vacanza. La stagione entra nel vivo e tremo solo al pensiero di quello che ogni notte potrebbe succedere”.
L’intervento di Paolini arriva nel pieno della stagione turistica, in un momento delicato per la sicurezza e l’immagine della città, e rilancia il dibattito sulla gestione dell’ordine pubblico a Riccione.