Riccione. Sulla sabbia l’unione fa la forza. “Servono i villaggi turistici in spiaggia”

mare spiaggia«IL FUTURO sono gli accorpamenti». Se a dirlo è chi ha deciso di investire centinaia di migliaia di euro aprendo la Playa del sol, c’è da prestare attenzione. Il sindaco Renata Tosi è stata categorica: «Daremo ancor più opportunità a chi deciderà di accorparsi, il che significa unire stabilimenti oppure stabilimenti con concessioni di chioschi bar». Per Barbara Muccioli, la cui famiglia assieme a quella degli Zavoli è titolare della spiaggia 108-109, Playa del sol, è la conferma di quanto fatto «fin dal 2011, quando abbiamo aperto. Siamo un villaggio turistico a tutti gli effetti». Ed ora anche in seno alla Cooperativa bagnini si aprono le porte alla discussione. «Quanto detto dal sindaco è interessante e da valutare – premette Diego Casadei, presidente della Cooperativa -. Ora andranno chiarite quali opportunità saranno concesse nel nuovo piano spiaggia». Perché è di questo che si parla, del nuovo piano dell’arenile. Il primo cittadino ci conta, per cambiare faccia alla spiaggia e far fare il salto di qualità all’arenile riccionese. Ma le condizioni con le quali si arriva a questo nuovo piano spiaggia non sono le migliori. A gravare sull’effettiva disponibilità dei bagnini nell’investire, è il dilemma delle concessioni balneari. Già in passato gli interventi si sono ridotti per la paura di vedersi strappare la concessione da qualche grande azienda disposta a far pesare i denari al momento delle aste. Ma chi infine ha deciso di investire e accorparsi, dice di avere fatto la scelta vincente. «Non ci pentiamo di certo – continua la Muccioli -. Anzi siamo soddisfatti. Ampliare l’area di uno stabilimento permette di offrire e sviluppare più servizi. Non si parla più di una baby sitter alcune ore al giorno, ad esempio, ma di un servizio costante e qualificato che offra animazione ai più piccoli. Siamo un villaggio vacanze ed è quello che vuole la gente. Tanto è vero che lavoriamo ormai solo su prenotazione». Insomma, il sold out alla Playa del sol pare di casa. Ed ora non mancano le attenzioni all’idea dell’accorpamento da parte di altri bagnini in seno alla Cooperativa. Ma portare il bagnino a rinunciare alla propria gestione in nome di quella di una società nella quale detiene solo parte delle quote, è cosa affatto semplice. Un modello che altrove, da Cattolica a Rimini è già sviluppato, mentre a Riccione fatica a farsi strada. «Molto dipenderà – chiude Casadei – dalle condizioni poste nel nuovo piano spiaggia. Se nei regolamenti commerciali inserito nel piano potremo contare su reali opportunità, dalle aree wellness al servizio bar e altro ancora, l’interesse non mancherà».

Resto del Carlino