INGAGGIA una lotta furibonda con il rapinatore. Mentre le lo colpisce a suon di scopa, lui le axxanna un braccio. Risultato, riesce a trattenerlo il tempo sufficiente per consentire ai carabinieri, arrivati a tempo di record, di infilargli le manette ai polsi. I militari scopriranno poi che il bandito è lo stesso che qualche ora prima ha messo a segno il colpo alla tabaccheria in Corso Fratelli Cervi, un foggiano di 45 anni con una sfilza di precedenti penali.
L’ASSALTO alla tabaccheria di via Giulio Cesare, a Riccione, si consuma l’altra sera, verso le 20,30. All’interno c’è Liviana Galassi, titolare del negozio insieme alla sorella che in quel momento sta scaricando all’esterno. Lo sconosciuto entra in tabaccheria e si avvicina alla donna, spianandole in faccia un cutter. Vuole tutti i soldi che sono in cassa, ma tutto si aspetta tranne che la reazione della sua vittima. La quale, con la forze della disperazione e probabilmente anche dello choc, afferra una robusta scopa che ha a portata di mano e colpisce il malvivente con tutta la forza che ha. Uno dei colpi è talmente violento che gli fa salatare via il taglierino dalla mano. Ne nasce una colluttazione feroce, il rapinatore non è per niente intenzionato a battere in ritirata, ma la signora continua a colpire. Nel frattempo all’esterno si sono accorti di quello che sta succedendo e afferrano la maniglia del negozio per non fare uscire il bandito. Questo ormai pensa solo a scappare e per liberarsi della tabaccaia, la morde con forza a una braccio (15 giorni di prognosi). La lotta è ancora in corso, quando arrivano i carabinieri di Riccione. La pattuglia, che si trovava in perlustrazione dopo la rapina del mattino, è appena a due passi. I carabinieri giungono nella frazione di un secondo, infilando le manette al rapinatore che non ha nemmeno il tempo di rendersi conto di quello che gli è successo. La tabaccaia di via Fratelli Cervi, lo riconoscerà poi come quello che l’ha rapinata a mezzogiorno.
«SIAMO qui da 30 anni ma prima d’ora, a parte qualche furto, mai nessun fatto del genere – racconta Liviana – . Quando ho visto quello che stava succedendo ho preso in mano la scopa ed ho inziato a colpirlo sulle mani per disarmarlo, a quel punto il rapinatore è diventato una belva, ma ho resistito e l’ho tenuto stretto per il giubbotto: lui ha reagito mordendomi al braccio. Intanto sono arrivati i carabinieri». La donna è stata portata al Pronto soccorso e la prognosi a causa della morsicatura, è di quindici giorni.
Resto del Carlino