Riccione. Tosi in rialzo, Del Bianco mattatore e la Vescovi finisce sotto il TRC

Il Tema del Trc riaccende lo scontro tra i candidati. E’ successo venerdì sera durante l’incontro organizzato dalla parrocchia di San Martino e dall’Azione Cattolica «Igino Righetti», che ha richiamato al Palazzo del Turismo 600 persone. Sul palco Sabrina Vescovi, sottotono, Renata Tosi, più grintosa rispetto alle ultime apparizioni, Carlo Conti, spigliato ma meno brillante rispetto al primo incontro, Andrea Delbianco, che ha sfoderato le sue doti da showman, e Morena Ripa, incolore. L’arena si accende non appena Sabrina Vescovi, tra i bigliettini con temi specifici, sceglie con coraggio quello sul Trc. Parte del pubblico si scalda quando, dopo averne tratteggiato la storia e ricordato il finanziamento del Governo Berlusconi, la Vescovi dice di non aver votato atti di questo Trc. Volano fischi e la polemica si riaccende il giorno successivo sul web, con la pubblicazione del verbale del Consiglio comunale del maggio 1998, nel quale compare il nome della Vescovi. «Il mio voto – spiega – ha riguardato solo una rattifica dell’ accordo di programma per entrare nella ‘Legge obiettivo’, che prevedeva il tratto Cattolica Ravenna. Mi assumo le responsabilità politiche impegnandomi a far funzionare il nuovo sistema di mobilità, in una dimensione europea, collegando Riccione ai centri strategici, aeroporto di Rimini, fiera e zona sud di Riccione. Interverrò con un progetto di mitigazione dell’impatto urbano del Trc con responsabilità, facendo quello che non ha fatto la Tosi, in questi tre anni». Proprio la Tosi va all’attacco sul fronte del metrò di costa. Dopo aver ricordato di essere scesa campo con il primo comitato anti-Trc nel 1995, dice: «Non dobbiamo ricordare solo le date, ma un nome: Pd, Pd, Pd». Partono gli applausi. Poi la candidata aggiunge: «Non ascoltare quattromila firme della città é stato un errore». Carlo Conti raccoglie consensi promettendo la riqualificazione del porto, Viale Ceccarini, piazza Unità e altre parti della città, passando per i parchi, sollecita anche un piano di rinnovamento per la spiaggia. Delibano punta molto sulla musica: «Riccione è spenta», ripete più volte, rimarca la necessità di rilanciarla, ma in modo regolamentato, dice di essere pronto ad accogliere idee da qualunque colore provengano, compreso il Pd. E giù applausi. Attenzione per il Paese, il sociale e l’Ambiente. La Ripa, intanto, torna a puntare sull’inceneritore stile Copenaghen, che come l’elettrodotto è un cavallo di battaglia. La serata si conclude con l’impegno di tutti, sollecitato da don Antonio, a impegnarsi contro il bullismo e il sociale. Il Resto del Carlino