«COSA fare del Trc? Andare avanti con il progetto attuale completando il cantiere nel minor tempo possibile. Questa è la strada che stiamo percorrendo». Non sono servite le missioni romane del sindaco Renata Tosi e l’interesse del ministero Infrastrutture e trasporti sulla variante al progetto. L’assessore regionale alla Mobilità, Raffaele Donini, appare irremovibile. Oggi sarà il giorno del giudizio all’interno del comitato di coordinamento del Trasporto rapido costiero. Regione e Comuni (Rimini, Riccione in primis) dovranno fare il punto sull’opera e Riccione avanzerà la sua richiesta di modificare le tavole esecutive per arrivare a far scendere in strada l’autobus almeno nell’ultimo tratto riccionese ancora non realizzato. Si tratta della famigerata variante al Trc che il sindaco Tosi da mesi sostiene. Lo ha fatto anche in occasione delle missioni romane nelle quali ha avuto modo di confrontarsi con il capo di gabinetto e con i tecnici del ministero. Chiusure, a detta del primo cittadino, non ne erano arrivate, anzi, l’interesse era palpabile. Ma l’ultima parola spetta alla Regione.
DONINI si era già espresso alla fine di settembre sulle richieste di modifica al metrò, dopo l’interrogazione del deputato Pd, Michele Anzaldi, che aveva chiesto al ministro Delrio lumi sulla possibilità di far scendere il filobus a livello stradale. Le parole che spende oggi l’assessore, sono le medesime spese allora. La sua posizione non si è mossa di un millimetro.
Oggi sarà il giorno del giudizio, e Donini lascia ben poche speranze all’accoglimento di modifiche. «Non entro nel merito delle caratteristiche tecniche della variante e della sua fattibilità – premette l’assessore -. Questi aspetti li tratteranno oggi i tenici». Tuttavia: «Come Regione ci siamo dati una linea chiara: Proseguire i lavori completando il cantiere il prima possibile. Tutti gli atti andranno in questa direzione. Il Trc per noi è un’opera strategica». L’obiettivo è chiaro: «Finire il cantiere senza perdere tempo». Ogni decisione che possa far trascorrere giorni preziosi non verrebbe considerata dall’assessore e dalla Regione. Va da sé come il periodo necessario ai tecnici per modificare i progetti, verificarne la fattibilità con il ministero e cambiare appalti già in essere, non pare scaldi gli animi della giunta regionale.
L’ASSESSORE Donini tiene per sé le parole che spenderà oggi al tavolo di coordinamento, ma non offre spiragli a chi da tempo chiede di evitare ponti e muri di cemento a Riccione. Nel frattempo il cantiere avanza. Ha riaperto il sottopasso di via Cavalcanti-La Spezia, mentre la corsia del metrò, ormai finita, ha lasciato solo un senso unico nella vicina viale Portovenere.
