Riccione. In tredici firmano: sfiduciata la Tosi Arriva il commissario, si vota a giugno

Tredici firme e tutti a casa. Tante le bastavano per sfiduciare Renata Tosi, e un asse bipartisan ha deciso che era arrivato il momento di staccare la spina. I consiglieri comunali si sono visti nella sede di un notaio a Rimini per certificare le proprie dimissioni. Senza la maggioranza del consiglio comunale si va a nuove elezioni e il fatto che le firme siano state raccolte ieri, entro quindi il 24 febbraio, significa che si potrà andare alle urne già in giugno, così stabilisce una circolare del Ministero degli Interni.
Chi ha firmato la cacciata del sindaco? Il gruppo è eterogeneo. Ci sono i cinque consiglieri di Unione civica. Dopo l’ultimatum al sindaco da parte dei cinque, i consiglieri si erano visti sbarrare la possibilità dal primo cittadino di avere un posto in giunta, dimostrando tuttavia che potevano far mancare i numeri alla maggioranza quando volevano.
Le fibrillazioni in maggioranza hanno visto una accelerazione ieri con la dura nota targata Forza Italia, Civica Johnny Bezzi e La Destra per Riccione, insieme contro la Triade composta da «Tosi, Arcuri e Baleani. Ci opponiamo al disegno di Nanà Arcuri e del suo movimento, teso a far passare in città l’idea che il sindaco Renata Tosi sia la vittima di questa crisi». E’ stato il là alle voci che si rincorrevano da alcuni giorni e volevano un patto segreto per sfiduciare il sindaco. Il Pd si è riunito nel pomeriggio di ieri. La macchina dei dem si è mossa con sorprendente velocità e verso sera i tre consiglieri comunali avevano la penna in mano. Alla porta stava anche Oltre Riccione, i quattro consiglieri capitanati da Fabio Ubaldi. E’ bastato il via libera. Ma anche così facendo le firme totali erano 12. Ne mancava una e non poteva venire dai due consiglieri del M5s che avevano ben sottolineato sui social di essere lontani da Riccione, chi a Milano chi sul Lago di Garda. Così ci ha messo ufficialmente la faccia Forza Italia. A firmare è stata la consigliera Patrizia Fabbri. Dal notaio, in uno studio nel centro storico di Rimini, le operazioni sono andate avanti fino alle 20 circa. A quell’ora, con le 13 firme sul documento, Renata Tosi non era più il sindaco di Riccione. Tuttavia serviranno ulteriori passaggi tra i quali la consegna delle firme alla segreteria comunale da fare in mattinata. Poi la prefettura nominerà un commissario.
Mercoledì sera i supporter di Renata Tosi avevano lanciato l’hashtag #Noinonmolliamo. Ieri sera, poco dopo le 20, il consigliere di Noi Riccionesi, Luigi Santi, postava sul social: «Ci aspetta una nuova campagna elettorale, ma saremo forti e determinati per proseguire il cambiamento contro i traditori,i giochi sporchi e i trucchi della vecchia politica». La campagna elettorale è ufficialmente iniziata. Il Resto del Carlino