Riccione. turista belga: «Trattata sul bus come una terrorista»

controllore-bus-620x350-2«MI sono sentita trattata come una terrorista». Amareggiata, arrabbiata, Jeanne Delanaye è una turista belga in vacanza a Riccione con il marito e altre coppie di conoscenti. Domenica è salita assieme a tre amiche sull’autobus 125, mentre i mariti erano in sella alla propria bici per visitare l’entroterra. Jeanne è stata multata da un controllore sul bus per non avere correttamente obliterato il biglietto. «Più che la multa – spiega – sono amareggiata per il modo in cui mi ha trattata». Si è accesa una discussione, con toni pacati, e quando la signora ha detto di «voler chiamare la polizia, lui ha risposto, indicando il tesserino sul petto, io sono la polizia». L’amarezza ha portato la turista a girare un video assieme al titolare dell’albergo dove soggiorna. Un filmato che sta facendo il giro della Rete sul social network, con tanto di commenti che mettono nel mirino il comportamento dei controllori di Start Romagna.
Jeanne dice di essere salita sull’autobus assieme alle amiche e avere, ognuna a turno, obliterato il biglietto con tanto di suono della macchinetta. Quando il controllore ha chiesto di mostrare il titolo di viaggio, ognuna delle quattro ha mostrato il biglietto e su quello di Jeanne non era riportato il timbro. Nel video, la turista dice come sia stato inutile spiegare al controllore quanto era accaduto. La signora ha tentato di chiarire la sua buona fede, ma la cosa non ha fatto breccia nel cuore del controllore. «Al contrario – riprende Stefano Giuliodori, l’albergatore che ha girato il video – la nostra cliente ha spiegato nel filmato come l’addetto abbia fatto chiudere le porte del bus dicendole che se non pagava le sarebbe stata notificata in Belgio una multa superiore a 200 euro. In un secondo video girato ha detto di essersi sentita trattata come una terrorista e non come una turista». Non è la prima volta che nel corso dell’estate si alza la voce dei turisti che protestano contro i metodi dei controllori per Start Romagna, visto che da quest’anno il servizio di verifica è stato affidato a un’azienda esterna. Sempre a Riccione un signore milanese, carabiniere in pensione, aveva filmato gli addetti e si era detto pronto a presentare un esporto in procura. Sul tavolo dell’assessore al Turismo, Claudio Montanari, si sono accumulate nei mesi estivi decine di proteste da parte di clienti e albergatori. Altre lettere sono arrivate in redazione da turisti che soggiornavano a Rimini e Cattolica. Famiglie con bambini, turisti tedeschi, signori di mezza età, il filo conduttore erano sempre i metodi bruschi usati dai controllori. Oggi dalle lettere si è passati ai filmati che in Rete possono arrivare molto lontano.

Fonte: RESTO DEL CARLINO