L’HA TORMENTATA fino a farla cadere in depressione. Maltrattamenti e abusi di mezzi di correzione e disciplina, sono le accuse per cui è stato indagato il responsabile della cucina di una delle più note pizzerie di Riccione. La vittima è un aiuto cuoca, di 37 anni, residente in Valconca, che alla fine si è decisa a denunciarlo.
QUELLI che secondo gli inquirenti sono veri e propri maltrattamenti, cominciano alla fine del 2014, quando i due si trovano a lavorare nella stessa cucina. Lui, 45 anni, residente a Riccione, è il ‘capo’ ed è lui a comandare intorno ai fornelli. Ma fin da subito, racconterà la donna, lei era finita nel suo mirino. Ogni volta che le si rivolgeva lo faceva urlando come se avesse qualcosa nei suoi confronti, poi era cominciato il ‘mobbing’. Secondo il suo racconto, le ordinava di fare cose che aveva appena fatto: se aveva lavato i piatti le intimava di rilavarli, se li aveva asciugati pretendeva che li asciugasse di nuovo. Lei subiva, sperando che le cose prima o poi cambiassero, magari con il tempo avrebbe cominciato ad apprezzarla, o se la sarebbe presa con qualcun’altro. Ma non era andata così, anzi. Con il passare del tempo, l’atteggiamento del capo cuoco era diventato sempre più aggressivo.
«NON SEI all’altezza del mestiere» continuava a ripeterle, «le tue cotolette fanno schifo, le devi rifare». A suo dire, sembrava che l’uomo ci trovasse gusto a umiliarla davanti a tutti e a farla sentire una nullità. Nonostante fosse l’aiuto cuoca, non aveva diritto di parola. «Stai zitta, non parlare, lavora e basta», le ribatteva ogni volta che cercava di dire la sua. Un tormento quotidiano che l’aveva ridotta uno straccio. Poi era arrivata l’insonnia, e infine gli attacchi di panico che l’avevano fatta finire in ospedale. Per cercare di superare il problema, si era rivolta anche a uno psicologo, ma appena varcava la soglia del ristorante, l’incubo ricominciava e non c’era niente che lei potesse fare per cambiare le cose.
NEL CORSO dell’ultimo ricovero al pronto soccorso, i medici le avevano diagnosticato una seria forma di depressione dovuta alla conflittualità sul lavoro. Certificati ospedalieri che sono finiti nel fascicolo dei carabinieri quando la vittima, qualche settimana fa, ha deciso che l’unico modo per superare quella situazione era quella di denunciare l’uomo che lei viveva ormai come un vero e proprio aguzzino. Il cuoco è ora indagato per maltrattamenti e abusi di mezzi di correzione e disciplina, e verrà sentito presto dagli inquirenti.
Resto del Carlino