ERA ACCUSATO di aver insultato pesantemente i vigili urbani e si era persino rifiutato di mostrare loro i suoi documenti, ma ieri mattina il giudice l’ha assolto. Protagonista della vicenda un edicolante (difeso dall’avvocato Filippo Maria Airaudo) che era finito a processo con l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità. A denunciarlo erano stati cinque agenti della Polizia municipale della Perla verde. Tutto aveva avuto inizio nell’agosto del 2013 quando i vigili urbani era intervenuti con tre pattuglie dopo una segnalazione relativa la presenza di due clochard in stazione.
SEMBRAVA uno dei tanti interventi che ogni giorno gli agenti della Polizia municipale di Riccione sono costretti ad effettuare soprattutto durante l’estate. Ma dopo quell’attività gli agenti sarebbero rimasti in mezzo alla strada a parlare, parcheggiando molto male le loro auto. La cosa aveva infastidito l’edicolante che aveva criticato il comportamento delle forze dell’ordine: «Ogni volta che vi vedo all’opera, state facendo un lavoro contro l’educazione stradale». L’uomo si era così ritrovato in poco tempo con una bella denuncia sulla testa per oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di consegnare i documenti. Durante le udienze, però, sono emersi dei dettagli che non collimavano con la ricostruzione fatta dai vigili urbani che accusavano l’ediclante di averli insultati pesantemente con parole volgari. Un testimone, infatti, ha raccontato nell’aula di tribunale, di aver assistito ad una scena completamente diversa quel giorno d’agosto di due anni fa. Secondo quanto ricostruito davanti al giudice, i vigili urbani si erano presentati sul luogo con tre auto di servizio, allertati da una segnalazione relativa alla presenza di un ubriaco molesto. Ma avevano parcheggiato le vetture di servizio in mezzo alla strada, proprio sulle strisce pedonali davanti all’edicola. E’ a questo punto che, il 54enne era uscito per lamentarsi, ma uno degli agenti si era precipitato nella rivendita di giornali insultando l’edicolante. Il giudice, ritenendo più veritiera la ricostruzione del testimone oculare, ha assolto l’uomo dalle accuse che gli erano state mosse.
