Hanno inoltrato richiesta di scarcerazione, o quantomeno di arresti domiciliari, al Tribunale della Libertà di Bologna, i difensori dei vertici della Cassa di Risparmio e del Gruppo Delta, coinvolti nell’inchiesta “Varano” della procura di Forlì. Arresti domiciliari da subito concessi a Mario Fantini per ragioni d’età. Lo stesso Fantini, Presidente di Delta, l’amministratore delegato Paola Stanzani e Gilberto Ghiotti, Presidente della Cassa di Risparmio si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nel primo ciclo di interrogatori. Mentre il direttore della Carifin Gian Luca Ghini e il direttore Carisp Luca Simoni avrebbero risposto in maniera circostanziata alle domande dei magistrati. La Cassa di Risparmio, secondo l’ipotesi d’accusa, sarebbe al centro di un presunto riciclaggio di fondi neri. La Procura ipotizza un circuito illecito di un miliardo e 200 milioni di euro, raccolti dal 2004 ad oggi in prevalenza da imprenditori del nord Italia. Intanto, dalle pagine del quotidiano economico Il Sole 24 Ore, il Presidente di Banca Centrale, Biagio Bossone invita a valutare con rigore la vulnerabilità del sistema bancario-finanziario sammarinese. Prioritario – sostiene – è rafforzare le nostre funzioni di vigilanza e di intelligence finanziaria, completando un quadro normativo adeguato, avviando azioni ispettive mirate, potenziando gli standard del sistema. Sarà comunque il Fondo Monetario Internazionale a compiere tutte le verifiche del caso”. Di fronte ad eventuali resistenze interne o impedimenti al cambiamento, Bossone si dice anche disposto a lasciare l’incarico.