Riciclaggio: confiscati cinque milioni di euro. Tribunale. Ieri una condanna: liquidavano aziende in forte crisi e portavano gli utili a San Marino.

tribunaleLa segnalazione era arrivata al magistrato dall’Aif. L’imputato, un italiano, condannato a 4 anni e mezzo di prigionia. Rete attraverso cui, in passato, sono riusciti a filtrare senza che nessuno (o quasi) avvertisse il pericolo di queste strane operazioni.

Si diceva, l’Appello a cui il collegio di difesa (Francesca Podeschi e Stefano Pagliai) ha gia? annunciato ricorrera?.

Sul banco degli imputati l’imprenditore romano Giovanni Camaione accusato appunto di riciclaggio.

In pratica Camaione sarebbe stato – a detta degli avvocati – il prestanome di una imprenditrice romana che attraverso appunto l’imputato Camaione incassava assegni e bonifici tramite una finanziaria sammarinese. Molti soldi visto che il sequestro ammonta a 5 milioni di euro.

E’ stata una segnalazione dell’Aif a sollevare il dubbio sulla liceita? di queste operazioni che nel tempo da un libretto (intestato ad un nome di fantasia: “Vestina”) sono stati trasformati in titoli con l’imputato come referente.

Parentesi: l’avvocato Stefano

Pagliai ha insistito molto su questo passaggio: “Se l’imputato avesse saputo della loro illiceita? non li avrebbe resi facilmente attribuibili a lui”. Una tesi gia? sentita anche nel corso del procedimento “Conto Mazzini” ed in altri processi simili.

L’origine non cristallina della cifra deriva da alcune operazioni nel settore dell’informatica e dell’elettronica effettuate nell’area romana tese a trarre profitto da aziende in difficolta? monetizzando la loro merce.

Un fare affari che ha destato l’attenzione della magistratura romana impegnata in un proces- so “collegato” per bancarotta in cui Camaione e? coinvolto, pare, con responsabilita? di secondo piano.

Una situazione che non e? servita alla sua difesa. Come non sono serviti i calcoli per una eventuale prescrizione (la prima azione di riciclaggio risale al mar- zo 2013) caldamente perorata dal collegio difensivo.

Anche in questo caso, in Aula, si e? rinnovata la disquisizione su da quale data far partire l’azione delittuosa, un ragionamento gia? risuonato in altri processi per il reato previsto dall’articolo 199 bis: riciclaggio.

In tutti casi le diverse difese hanno sostenuto che si deve con- teggiare dalla prima operazione effettuata. Nel caso che nel corso degli anni la somma al centro del procedimento, non sia mai stata toccata e? quella la data da cui far partire i conteggio.

Una tesi che non e? servita a Giovanni Camaione (non presente in Aula) ad evitare una condanna a 4 anni e 6 mesi di prigionia, oltre a 2 anni di interdizione ed ad una multa di mille euro.

GianMaria Fuiano, La Tribuna