«Cosa vuoi di più dalla vita? Un Cassano». Sampdoria, compleanno numero 69, la festa inizia alle 21 e il regalo più bello lo puoi trovare lì, in panchina, luccicante come il dono più prezioso da scartare sul più bello. Il momento giusto per Zenga arriva al 73esimo dell’amichevole vinta ieri sera a Chiavari contro l’Entella per 2-0. Cassano entra e scatena la bolgia blucerchiata.
Il tecnico lo getta nella mischia con Bonazzoli al posto di Eder e Muriel autori dei due gol. Il barese gioca di punta, libero di svariare. Passano cinque minuti ed ecco il primo tocco d’autore, una pennellata che mette Wzolek davanti alla porta avversaria. Sì, Cassano è sempre lui. Un po’ di ruggine c’è, perché sette mesi senza partite non sono pochi, ma la cura migliore è solo una: giocare.
Fantantonio e il Doria, si ricomincia da un’afosa sera d’estate. Si riparte da Chiavari e sembra uno scherzo del destino. Il perché, prima della gara, lo spiega a Sky Sport il presidente dell’Entella Gozzi: «Cassano? Siamo amici, mi aveva chiesto di allenarsi con noi l’anno scorso, ma eravamo ai play-out e ci avrebbe deconcentrati». Ma stavolta la festa arriva al momento giusto. «Antonio è un bravo ragazzo, un grande calciatore – prosegue il patron – sono contento che riesordisca con la Samp proprio a Chiavari».
Cassano e la Samp, di nuovo una prima volta. Otto anni dopo i tempi sono cambiati. Ora ci sono i tweet. Ed è proprio un cinguettìo della Samp, a un’ora dal fischio d’inizio che dà il via alle danze: «#bentornatoFantantonio. Cassano giocherà? La maglia è pronta…». Sì che giocherà. E la maglia, è sempre la sua, la “99”, che l’anno scorso era stata indossata da un altro campione come Eto’o.
La Fantaserata comincia a bordo campo, prima del match. I compagni si scaldano mentre Cassano chiacchiera con Zenga, Cagni, Ajazzone e il tecnico dell’Entella Aglietti, ex allenatore della Primavera della Samp nel 2009/2010, l’anno del quarto posto. Fantantonio è rilassato. E’ tornato a casa. Sorride, gesticola e scherza con tutti, anche con Gozzi che si aggiunge al gruppetto. Sono quasi le 21, si entra nel vivo.
Lo speaker annuncia le formazioni. Tra i titolari c’è Cassani, ma il boato più grande è tutto per Cassano. Il barese si accomoda in panca, in seconda fila. Al suo fianco il dottor Baldari e il capitano Palombo. Fantantonio parla, si confronta, segue la partita ma non si scompone mai, neanche quando Viviano fa un dribbling da brividi. Forse perché lui, il Peter Pan di Bari, ai dribbling ci è più che abituato.
Secondo tempo: si riparte, ma tutti aspettano il gran finale e cercano lui, Fantantonio. Il “99” si allaccia le scarpette nere. Sì, il momento si avvicina. Si alza, si scalda. Il pubblico lo acclama e lui risponde con un saluto. Sugli spalti si accende l’entusiasmo e anche in campo la Samp si scuote. Segna Eder, raddoppia Muriel. Poi entra lui, Cassano, Si vede che ha voglia, ma la gara è agli sgoccioli. Un paio di tocchi intelligenti. Un passaggio sbagliato, non da lui. E l’illuminazione per Wszolek. Per ora c’è soprattutto la voglia condita dalla solita classe. E la condizione arriverà, basta solo aspettare.
Fonte: LA STAMPA