San Marino e la Regione Emilia-Romagna rinnovano l’intesa sui rifiuti. L’intesa, quinquennale, è stata siglata a Bologna dall’assessore regionale all’ambiente, Paola Gazzolo, e dal segretario di Stato sammarinese a Territorio, Ambiente e Turismo, Augusto Michelotti.
In base all’accordo, la Regione acconsente al trattamento in Emilia Romagna di una quota di rifiuti sammarinesi, circa 60mila tonnellate l’anno in continuità con l’esperienza precedente, ma con alcune novità.
«La quota – fanno sapere i vicini di casa del Titano – sarà distinta fra recupero (la maggior parte) e smaltimento, e articolata secondo le tipologie previste dalle norme europee. Aumenta la quota destinata al recupero e riciclo». Semplificate le procedure, a vantaggio dell’efficacia della collaborazione.
L’accordo si ispira ai principi dell’economia circolare e con esso San Marino promuove alcune innovazioni in tema di monitoraggi, azioni ambientali integrative, e relazioni che accompagneranno le azioni concordate.
«Con la firma dell’intesa – sottolinea l’assessore Gazzolo – rinnoviamo un’azione di solidarietà e di collaborazione con San Marino nel segno della cooperazione istituzionale e in linea con le migliori esperienze di governo, per dare sempre più valore a territori che hanno in comune una grande qualità dell’ambiente e del paesaggio».
Il segretario di Stato Michelotti ha espresso «grande soddisfazione per la conferma della sinergia tra la Repubblica di San Marino e la Regione», continuando a condividere «strategie e obiettivi» in tema di ambiente e rifiuti. E Restando in tema di rifiuti, sul Titano sono pronte due relazioni per fare il punto della situazione circa i cambiamenti in atto che coinvolgeranno la popolazione. Entro la fine del prossimo anno tutto il territorio sammarinese sarà coperto dalla raccolta dei rifiuti porta a porta.
Si partirà da Borgo nel mese di marzo, si procederà a Domagnano e Serravalle. Porta a porta che negli ultimi anni ha fatto notevolmente aumentare la raccolta differenziata, lo scorso anno arrivata al 50 per cento. Senza dimenticare il potenziamento dell’impianto di compostaggio di San Giovanni, struttura necessaria per estendere la raccolta dell’organico in tutti i Castelli della Repubblica. il Resto del Carlino