RIFIUTI UNA NUOVA EMERGENZA ALLE PORTE?

Un’altra emergenza si prospetta all’orrizzonte della nostra Repubblica: il problema dei rifiuti.

Da indiscrezioni, sembra che il nostro stato avesse siglato un protocollo di intenti nel Gennaio scorso, nel quale si impegnava ad adeguare il centro raccolta di San Giovanni alle normative vigenti.

Il Centro raccolta di San Giovanni nato nel ’96, non ha mai prodotto nessuna certificazione e nemmeno quelle che oggi sono indispensabili “PER STARE AL MONDO” e che HERA richiede obbligatoriamente.

Una inadempienza del passato governo, ma sopratutto una grande inadempienza del CDA dell’ AASS ( anche qualche dirigente  un pò invornito forse) che per motivi personali e politici contrastanti con il nuovo esecutivo spesso si dimentica del ruolo che ricopre e di fare il proprio mestiere o di prendersi responsabilità.

Mi auguro che queste voci siano frutto di malintesi eo di incomprensioni, ma fatto sta che oggi siamo a rischio di vedere le nostre strade come quelle di NAPOLI 1 ANNO FA.

Risulta fra l’altro che, vista l’affidabilità e la celerità nel rispettare gli impegni, San Marino oggi venga trattato come uno Stao estero da HERA, richiedendo per questo, a titolo assicurativo una fidejussione di garanzia piuttosto pesante, che andrà a gravare nel nostro bilancio dello stato.

Sono solo indiscrezioni……

Su questo tema 6 associazioni sammarinesi, rappresentative di un target di cittadini che vanno dai 16 agli 80 anni, hanno inviato una lettera ai Segretari di Stato al Territorio, alla Sanità, alla Giustizia, ai Rapporti con l’Azienda dei Servizi.
In particolare rispetto alla costruzione della nuova linea dell’inceneritore di Ribano, nel riminese, chiedono di contrastare l’incenerimento dei rifiuti e favorire tecnologie più moderne e meno invasive. Nella lettera si chiede inoltre l’impegno del Governo e dell’intero sistema San Marino a trovare soluzioni per superare l’emergenza creata dallo smaltimento, che ogni giorno costa al paese cifre spropositate solo per il trasporto.
Infine le associazioni firmatarie annunciano di esser pronte a mettere in campo ogni democratica iniziativa per contrastare scelte in contrasto con la tutela della salute dei cittadini.

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