Riflessioni sul sistema finanziario sammarinese…di Noi Sammarinesi

Con la crisi finanziaria globale, tutti gli Stati hanno dovuto adottare manovre che contrastassero il brutto momento attraversato da tutti i settori dell’economia. La crisi che abbiamo e stiamo tutt’ora affrontando, ha riguardato tutti gli ambiti, nessuno escluso, causando ferite profonde anche nell’orgoglio dei paesi  più forti. Tra i mercati, probabilmente quello creditizio e delle attività finanziarie in genere, ha subito il colpo più duro, con tutte le conseguenze a breve e medio – lungo periodo che ne conseguono. La crisi economica mondiale, anche se in modo del tutto particolare, non ha risparmiato il nostro piccolo Paese che ora più che mai deve affrontare con coraggio e la massima serietà il nodo cruciale del sistema bancario e finanziario, il tutto accompagnato dalla necessità di una rivoluzionaria ed equa riforma fiscale, al passo coi tempi e più rispettosa della dignità sociale. Quando si sente aria di crisi, il mercato tentenna, crolla la fiducia, la paura domina sugli investitori e sui risparmiatori. Ciò causa una forte contrazione di scambi di beni, servizi e di titoli finanziari. Occorre allora tutelarsi per tempo contro possibili ricadute del sistema, contro guai istituzionali e societari, come quello che ha colpito la Cassa di Risparmio ed il Gruppo Delta. Un aumento delle riserve obbligatorie delle banche, potrebbe essere una delle idee per garantire una maggior solidità al sistema ed evitare un nuovo caso “Banca del Titano”, in cui tutti i cittadini sammarinesi, dovettero intervenire di tasca loro per salvare le misere sorti del suddetto istituto. Sarebbe opportuno, da parte di chi è competente, e mi riferisco soprattutto alla vigilanza di Banca Centrale, controllare meglio il sistema, evitando che le banche, approfittino della situazione per estorcere soldi allo Stato ed evitare che usino in maniera poco opportuna gli eventuali aiuti concessi dallo Stato o da altre banche venute in soccorso di chi non riusciva più ad andare avanti da solo. Occorre controllare al meglio la liquidità delle banche ed eventuali operazioni rischiose intraprese da quest’ultime per evitare una crisi di economia reale, legata alla mancata erogazione di credito da parte degli istituti bancari sammarinesi, creando quell’effetto di credit crunch che ostacola chi, come il nostro paese, sta cercando di rilanciarsi ed attrarre nuovi investimenti.

Ritengo necessario ed opportuno che al più presto la Banca Centrale di San Marino possa godere di un nuovo Presidente, che dia sicurezza e lustro al “Sistema San Marino”. Sarebbe cosa gradita che gli organi di Banca Centrale, ogni tanto, facessero sentire la propria voce, per esprimere la propria opinione sull’andamento del sistema economico, su eventuali critiche da muovere a governo ed associazioni di categoria nonché ai cittadini. Vorrei insomma, una Banca Centrale più partecipe dell’economia sammarinese, un istituto bancario centrale, vero punto di riferimento dei cittadini.

Un pegno di responsabilità ed onestà, è dovuto in ultima battuta, secondo la mia opinione, da parte di tutte le banche e le finanziarie sparse sul territorio sammarinese, al fine di evitare spiacevoli situazioni economiche che aggravino le già difficili condizioni attuali.

Samuele Pelliccioni /Noi Sammarinesi