Riceviamo e pubblichiamo
RIFLESSIONI TITANICHE – “Una Favola Sammarinese” Di Augusto Casali
C’era una volta un giovane di belle speranze ma di scarsa personalità. Notata questa sua attitudine venne prescelto e allevato alla scuola della politica elettronica e del Patron divenne subito l’allievo prediletto. Lo allevò amorevolmente in batteria, gli insegnò ad ubbidire e ad ascoltare e poi al momento giusto lo lanciò nell’agone della politica nostrana.
L’eloquio non gli mancava, era stato addestrato ad imbellettare discorsi vuoti rendendoli accattivanti; era perfetto e così gli fece fare carriera: divenne Segretario di Partito.
Durante le riunioni se contraddetto diventava tutto rosso; le sintesi non le faceva mai in riunione e i comunicati li stilava a casa; di solito contenevano tutto l’inverso di ciò che si era detto, evidentemente il Patron li desiderava così.
Ma un bel dì venne immortalato in un video mentre assieme al Patron ed altri allievi tentavano di comprare qualche voto; la proposta era 100 euro al voto. Qualcuno, fra questi galantuomini, di nascosto dagli altri, riprendeva tutto. Il video fece presto il giro del Web. Era novembre.
Nel corso di una tempestosa assemblea, il Nostro si dimise da segretario del Partito, non senza lamentarsi del fatto che non aveva ricevuto solidarietà da tutti, naturalmente supportato in questa lamentela dai compagni di pizza.
Mentre il Partito fa finta di niente e celebra un nuovo congresso in cui rielegge lo stesso segretario, era marzo, il nostro giovane di belle speranze viene spesso visto girovagare comprensibilmente dalle parti del Tribunale, infatti il video circolato è chiaro e lo preoccupa non poco.
A giugno però viene graziato da una sentenza di archiviazione che va letta perché di certo farà giurisprudenza, ma la cosa non trapela. Nessuno degli interessati dice una parola di soddisfazione. Così passa l’estate e solo a ottobre circola pubblicamente la notizia dell’avvenuta archiviazione. Gaudio e tripudio nel Partito!
Ma a novembre, guarda caso, il nostro giovane si dimette nuovamente e in dicembre, guarda caso, nasce un Movimento Culturale di cui ovviamente egli fa parte e a gennaio, guarda caso, lascia il Partito di cui era segretario meno di due mesi prima. E dice che il suo partito si era troppo appiattito sulla cara, vecchia D.C., dimenticandosi che con lui segretario il Partito, pur essendo all’opposizione, aveva fatto da puntello alla vecchia e cara D.C. che era al Governo.
Così a marzo nasce un nuovo gruppo consiliare di cui fa parte, guarda caso, il nuovo Movimento che doveva essere culturale di cui il nostro giovane fa, guarda caso, parte. Poi a Luglio, in vista delle elezioni, nasce una nuova formazione di cui, guarda caso, fa parte anche il nostro giovane.
Fin qui, mi rendo conto, non è neppure una gran favola, però, visto che a San Marino la memoria storica è pressocchè inesistente, durante le ultime elezioni nessuno si è più ricordato del video del mercato dei voti, e così gli elettori lo hanno premiato, è stato eletto, ha vinto le elezioni ed ora ha coronato il suo sogno è membro di Governo. A modo suo ricambia tanta attenzione e sta regalando ai sammarinesi debito pubblico, patrimoniale, IVA, tanto tra un po’ di tempo non si ricorderanno più.
Come andrà a finire questa favola sammarinese? Chi lo sa? Anche perché in questi giorni i giornali parlano di una “cricca” di personaggi che avrebbero utilizzato il loro ruolo per favorire interessi privati a danno dei sammarinesi mentre i membri del Governo non avrebbero battuto ciglio. Dabbenaggine? Ingenuità? O altro?
A occhio e croce non credo che la favola sarà proprio a lieto fine.