Riforma Pa: al primo posto il nodo precariato

Dopo il contratto privatistico, il confronto tra sindacati e governo si concentra sulla riforma della Pubblica Amministrazione. Già in programma un incontro per lunedì 7 luglio. Intanto il direttivo Pubblico Impiego di CSdL e CDLS chiede di conoscere il fabbisogno quantitativo del settore pubblico.

La richiesta è emersa nel pomeriggio di ieri, durante la riunione del direttivo unitario. I rappresentati sindacali del pubblico impiego hanno condiviso ed approvato la conclusione della trattativa sul contratto privatistico, dando pieno sostegno alla linea-politica adottata dalle Federazioni.

In primo luogo hanno rimarcato che,”in un momento di assoluta incertezza per il Paese, è indispensabile mantenere attenzione alle situazioni di effettiva difficoltà economica, e contenere gli sprechi che appaiono ancora numerosi nella gestione della cosa pubblica”.

Il direttivo di FUPI-CSdL e FPI-CDLS  ha quindi conferito alle segreterie  il mandato per proseguire il confronto sul processo di riforma della pubblica amministrazione, ponendo l’accento sulla necessità di conoscere quanto prima il fabbisogno quantitativo del settore pubblico allargato.

Ma sottolineando anche che “il fabbisogno quantitativo non può prescindere da quello qualitativo”, afferma che “si rende necessario conoscere al più presto quale sia il progetto di futura dotazione organica, al fine di stabilire quale sia il margine di manovra per mantenere l’impegno assunto nel dicembre scorso da sindacati  e Governo in ambito di precariato”.

Il Direttivo ha infine ribadito che “la trattativa su tale argomento deve essere prioritaria, al fine di evitare imposizioni del tipo-prendere o lasciare- come avvenuto per il rinnovo del decreto sul Contratto Privatistico”.