Riforme, efficienza e visione: il rinnovamento della giustizia sotto la guida di Canzio (di David Oddone)

La Relazione sullo stato della giustizia per il 2023, redatta dal Dirigente del Tribunale Giovanni Canzio, rappresenta una pietra miliare nel percorso di riforma e modernizzazione del sistema giudiziario della Repubblica di San Marino. Attraverso un’analisi dettagliata, il documento evidenzia il superamento della crisi del periodo 2017-2020, grazie a interventi strutturali e organizzativi che hanno restituito efficienza e autorevolezza all’amministrazione della giustizia. I risultati raggiunti, come la riduzione delle prescrizioni, l’accorciamento dei tempi dei procedimenti e il rafforzamento della struttura organizzativa, sono la dimostrazione concreta di un modello in continua evoluzione, capace di affrontare le sfide contemporanee.

 

Un’organizzazione potenziata e modernizzata

La Relazione sottolinea come il rafforzamento dell’organico e l’adozione di una governance efficiente abbiano migliorato le prestazioni del Tribunale. Tra le misure adottate spicca l’istituzione, nel maggio 2023, della Direzione Organizzativa, composta da esperti tecnici e amministrativi che hanno centralizzato funzioni critiche come la gestione del protocollo, la digitalizzazione degli archivi e la comunicazione interna. Tale approccio ha permesso di ottimizzare flussi operativi e risorse, garantendo un supporto efficace alla magistratura e alle cancellerie.

Sul fronte della logistica, il Tribunale ha beneficiato di una razionalizzazione degli spazi con la creazione di nuovi uffici informatizzati e connessi in rete. Tuttavia, si auspica la realizzazione di un Palazzo di Giustizia più ampio e adeguato al prestigio della funzione giudiziaria. Inoltre, il sito ufficiale del Tribunale, disponibile anche in inglese, rappresenta un passo avanti nella trasparenza e nell’accessibilità per cittadini e operatori.

 

Performance e riduzione delle prescrizioni

La diminuzione delle prescrizioni è uno dei risultati più significativi. Nel 2023, i procedimenti penali in istruttoria hanno registrato solo 22 prescrizioni, di cui 17 relative a reati già prescritti alla denuncia. Nei processi penali di primo grado, le prescrizioni sono state appena 6, e in appello 13, un netto miglioramento rispetto agli anni passati.

 

Anche i tempi processuali hanno subito una significativa accelerazione. La durata media in istruttoria è scesa da 272 a 229 giorni, mentre in appello i procedimenti si concludono ora in 14 mesi, contro i 3 anni e 8 mesi del 2022. I miglioramenti sono il frutto di un’attenta distribuzione dei carichi di lavoro e di una maggiore efficienza organizzativa.

Nel settore civile, i procedimenti pendenti di primo grado sono diminuiti da 1.624 a 1.459, con una durata media scesa sotto i due anni. Anche i procedimenti di appello civile hanno registrato un miglioramento nei tempi, con una durata media di un anno e sei mesi. Questi dati riflettono il contributo dei nuovi magistrati e il rinnovato impegno nella gestione delle cause più complesse.

 

Il ruolo extragiudiziario della Ugolini e la dimensione internazionale

La figura della Procuratrice del Fisco Giorgia Ugolini emerge nella Relazione come un esempio di eccellenza. Dal 2018, la Ugolini rappresenta San Marino nei round di valutazione Moneyval e presso la Conferenza delle Parti del Consiglio d’Europa per il contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Il suo impegno ha rafforzato la posizione della Repubblica in ambito internazionale, contribuendo all’elaborazione di politiche trasparenti e allineate agli standard europei.

La peculiarità del ruolo della Procura del Fisco, con funzioni sia giudiziarie sia di consulenza, rappresenta un valore aggiunto per il sistema giuridico sammarinese. La Relazione evidenzia la necessità di ulteriori riforme per rendere questo ruolo ancora più integrato e funzionale nel contesto di una giustizia moderna.

Sempre a proposito di dimensione internazionale, degna di nota è la delibera del 7 dicembre 2022 con cui il Consiglio Giudiziario ha nominato il “Dirigente supplente” nella persona del Commissario della Legge Fabio Giovagnoli, il quale risulta delegato dal Dirigente all’espletamento di specifici compiti e designato, fra l’altro, a rappresentare la Repubblica nella Commissione europea per la Democrazia attraverso il Diritto, nota come Commissione di Venezia. Un vero e proprio fiore all’occhiello per San Marino.

 

Innovazione tecnologica e protocolli d’intesa

L’introduzione del PGDIT, il sistema di gestione documentale integrata, ha rivoluzionato la gestione dei flussi informativi. La Business Intelligence consente ora un monitoraggio accurato delle statistiche e una migliore pianificazione delle risorse. La digitalizzazione è stata accompagnata dall’adozione di protocolli d’intesa strategici, come quello per la tutela delle vittime di violenza domestica e per la protezione dei minori, che rafforzano la collaborazione tra Tribunale e altre istituzioni.

 

Professionalità e prospettive future

La Relazione mette in evidenza l’impegno straordinario dei magistrati e del personale amministrativo, che hanno affrontato con responsabilità e competenza le sfide poste dalla riforma giudiziaria. La formazione continua, il rispetto dei criteri di priorità e il monitoraggio costante delle prestazioni hanno garantito risultati di qualità in ogni settore.

Tuttavia, permangono alcune criticità. La Relazione sollecita un intervento legislativo per modernizzare il trattamento retributivo dei magistrati e per introdurre misure acceleratorie nei procedimenti civili. Si auspica, inoltre, un ulteriore sviluppo dell’organizzazione interna per preservare l’efficienza acquisita e affrontare i vuoti di organico previsti nei prossimi anni.

 

Un manifesto di impegno e rinnovamento

La Relazione sullo stato della giustizia per il 2023 non è solo un resoconto, ma un manifesto di impegno e rinnovamento attraverso il quale si può guardare con fiducia al futuro, nella consapevolezza che la giustizia non è solo una funzione, ma un valore fondante della comunità. Come ha ricordato il dottor Canzio, citando un principio universale: “Il buon giudice è il primo baluardo contro l’arbitrio”. Un ideale che la Repubblica sembra determinata a realizzare, giorno dopo giorno.

David Oddone

(La Serenissima)