Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha delineato una nuova strategia per le infrastrutture e l’economia romagnola, annunciando l’intenzione di trasferire una parte significativa dei voli dall’aeroporto di Bologna verso gli scali della Romagna. L’intervento è avvenuto oggi, durante l’assemblea annuale di Confindustria Romagna.
Rispondendo alle sollecitazioni del presidente degli industriali romagnoli, Mario Riciputi, che ha descritto il territorio come “soffocato”, De Pascale ha riconosciuto che la Regione deve farsi perdonare per le passate gestioni aeroportuali. Ha spiegato che, sebbene l’aeroporto di Rimini sia in crescita, quelli di Forlì e Parma sono in difficoltà. La soluzione proposta è un riequilibrio del sistema, condizionato però a un necessario ampliamento delle infrastrutture di supporto.
Il piano per dare respiro alla Romagna non si limita agli aeroporti. Il presidente ha criticato il ridimensionamento del progetto del Passante di Bologna, definendolo un errore strategico, e ha sottolineato l’urgenza di ampliare l’autostrada A14 fino a Ravenna. Ha inoltre evidenziato l’importanza della A13 per i collegamenti con il Nord Est. Sul fronte ferroviario, ha parlato della necessità di migliorare il progetto della dorsale adriatica, orientandolo più sulla capacità che sulla sola velocità, e ha menzionato i tre miliardi stanziati dal governo per il quadruplicamento della tratta Bologna-Castel Bolognese.
De Pascale ha poi allargato il discorso al contesto economico, affermando che non può esistere benessere senza una solida produzione industriale, che dal 2021 ha subito un calo del 9%. Ha proposto una revisione del Green Deal europeo per conciliare la riduzione delle emissioni con la tutela della produttività e ha definito il costo dell’energia come il principale “autodazio” per le imprese. Per questo, ha auspicato un patto tra governo e regioni manifatturiere per presentare una proposta comune in Europa.
In conclusione, il presidente ha affrontato il tema delle risorse umane, menzionando una legge regionale sulla natalità e criticando l’attuale sistema di gestione dell’immigrazione. Ha osservato come il Paese non riesca né a espellere chi delinque né a integrare chi desidera lavorare e imparare la lingua, evidenziando un’inefficienza da risolvere.











