
Forte rimbalzo dei mercati europei, per la prima volta in positivo dopo l’esito del voto britannico. A guidare i listini del Vecchio Continente è Milano, che ha chiuso a +3,30% a 15.602 punti dopo aver toccato un massimo intraday a 15.799 punti. Molto bene anche Londra (+2,64%), Parigi (+2,61%), Francoforte (+1,93%) e Madrid (+2,39%). La fase positiva, tuttavia, è stata definita come “momentanea” da un gestore, che ha sottolineato come i riflettori saranno puntati sulle manovre degli istituti centrali, chiamati a interventi per arginare gli effetti post-Brexit.
A Piazza Affari a farla da padrone è stato il comparto bancario, spinto anche dalle indiscrezioni su un possibile Atlante 2, operazione che aumenterebbe la potenza di fuoco del fondo. Tra i titoli del settore Ubi Banca ha segnato il migliore rendimento del giorno con un +9,01%, anche grazie ai commenti positivi arrivati dagli analisti all’indomani della presentazione del nuovo piano al 2020. A seguire Mediobanca +5,79%, Bpm +5,61%, Intesa Sanpaolo +4,77%, Creval +2,22%, Banco Popolare +1,83% e Mps +1,68%.
In controtendenza Unicredit (-1,52%) e Bper, che ha riportato una perdita del 2,73% nonostante abbia ottenuto l’autorizzazione dalla Bce all’utilizzo dei modelli interni per il calcolo del rischio di credito sui portafogli retail e corporate del gruppo. Equita stamane ha ricordato come l’ultima banca ad aver ottenuto tale l’autorizzazione sia stata Credem (+0,28%) a ottobre 2015, con un effetto positivo di 150 punti base sul capitale, e ha ipotizzato i benefici in termini di CET1 per Bper, che dovrebbero essere di circa 134 punti base, pari a un impatto positivo di 485 milioni di euro.
Tra i titoli del risparmio gestito da menzionare Anima (+10,09%), Azimut (+1,48%), Exor (+4,89%), Unipolsai (+2,89%) e Unipol (+2,46%), mentre tra gli industriali spicca la performance di Leonardo-Finmeccanica , che dopo le ingenti perdite dei giorni scorsi ha chiuso a +7,04%.
Bene anche Cnh (+2,02%), Ferrari (+1,32%), Brembo (+8,02%) e Fca (+1,49%), che non ha scontato la notizia data dai regolatori sulla sicurezza Usa, che hanno reso noto come ci siano anche i modelli Jeep Cherokee 2014-2015 di Fiat Chrysler tra i veicoli causa di 68 feriti e 266 incidenti in america. Nel dettaglio, tali vetture presentavano un tipo di controllo del cambio delle marce che ha confuso alcuni automobilisti, portando a incidenti a causa del veicolo che si è mosso da fermo. Inoltre, a mettere pressione all’andamento della holding automobilistica di casa Agnelli quest’oggi anche il downgrade di Mediobanca Securities, che va ad aggiungersi a quelli arrivati ieri. Nel dettaglio, gli esperti hanno tagliiato il rating su Fca da outperform a neutral e il target price da 10 a 7 euro.
In negativo tra gli industriali Salini Impregilo , che ha ceduto l’1,67%, mentre hanno ottenuto buoni risultati le azioni del lusso made in Italy con Moncler (+3,21%), Luxottica (+4,54%), Ynap (+0,10%), Safilo (+2,55%), Ferragamo (+1,77%), Cucinelli (+1,27%) e Tod’S (+1,43%). In sostenuto rialzo, nel resto del listino, anche Mediaset (+2,70%) e Telecom Italia (+5,24%).
Segno più anche per il comparto oil&gas, spinto anche dalla leggera ripresa del prezzo del petrolio, con il Brent che alle 17:25 veniva scambiato a 47,68 dollari al barile (+1,10%) e il Wti a 46,99 dollari al barile (+1,42%). Nel dettaglio: Eni ha riportato un +3,25%; Saipem un +2,55%; Maire Tecnimont un +7,73%; Tenaris un +1,08% e Snam un +3,97%. Quest’ultimo domani pubblicherà il piano strategico 2016-2020: uno degli elementi più importanti su cui analisti e investitori concentreranno la loro attenzione riguarda il destino di Italgas.
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