Un riminese nell’inferno di Nizza «Le strade erano sporche di sangue»

Schermata 2016-07-16 alle 10.16.31Un montefiorese nell’inferno di Nizza. Antonio Dappozzo, 64 anni, ex direttore del Des Bains di Riccione, l’altra sera si trovava all’hotel Negresco, sulla promenade Des Anglais, quando sul lungomare «è scoppiato il finimondo». Un camion è piombato ad ottanta chilometri orari sulla folla che stava festeggiando il giorno del 14 luglio, lasciando a terra 84 morti e oltre cento feriti. Un orrore che ha sfiorato in parte anche l’albergo che ospita il cittadino montefiorese: nella sua folla corsa, l’attentatore è infatti passato anche davanti al Negresco. Ieri mattina Dappozzo è stato raggiunto al telefono da Vallì Cipriani, sindaco di Montefiore. «Io e Antonio abbiamo frequentato insieme le scuole elementari e siamo amici di lunga data – spiega la prima cittadina –. Da anni il lavoro lo porta in giro per il mondo. Appena saputo che si trovava in Francia, ho subito cercato di contattarlo. Il nostro concittadino – prosegue la Cipriani – ha riferito degli episodi strazianti, che mi hanno lasciato senza parole. Giovedì sera si era appena seduto al ristorante del Negresco, quando dalle cucine si sono sentite delle urla. La gente ha iniziato a fuggire da tutte le parti, mentre dalla strada provenivano delle esplosioni. All’inizio Antonio ha pensato che fossero i fuochi d’artificio del 14 luglio. La polizia ha obbligato le persone a restare barricate in hotel. Il camion guidato dall’attentatore è passato anche lì davanti: in strada ci sono stati morti e feriti e ieri l’asfalto era ancora sporco di sangue». «Al momento la promenade di Nizza è chiusa al traffico –. Per fortuna il nostro concittadino sta bene, anche se è ancora molto scosso dall’esperienza. L’attentato, mi ha detto, ha colto di sorpresa le autorità, che non si aspettavano nulla del genere». Il Resto del Carlino