Rimini. A 13 anni resta incinta, il fidanzato ha l’età di suo padre e l’ha lasciata. Indagato un italo-dominicano di 35 anni per atti sessuali su minori sotto i 14 anni

lolita_film_1997Tredicenne resta incinta di un fidanzato che potrebbe essere suo padre. Ex, per meglio dire, perchè pare che appena l’uomo ha saputo che la ragazzina aspettava un bambino, ha deciso di chiudere la ‘relazione’. L’uomo è ora indagato dalla Procura per atti sessuali con una minore sotto i 14 anni, un’accusa che potrebbe costargli molto cara. Nei guai potrebbe finire anche la madre della ragazzina, nel caso gli inquirenti avessero la conferma che lei era a conoscenza del rapporto tra i due e non è intervenuta.
E’ un paio di mesi fa che la 13enne straniera, accompagnata dalla madre e da alcuni parenti si reca al consultorio riminese. La giovane dice di avere qualche problema ginecologico, ma quando la dottoressa la visita rimane senza parole. La ragazzina ha infatti soltanto 13 anni, ma senza ombra di dubbio sta aspettando un bambino. Lei e i parenti sembrano cadere dalle nuvole, ma dopo qualche domanda per cercare di capire cosa è successo alla minorenne, gli operatori sanitari fanno partire la segnalazione alla Procura, attraverso il servizio tutela minori dell’Ausl. Gli inquirenti cercano di ricostruire come si sono svolti i fatti, e soprattutto chi è il padre del bambino che dovrà nascere. Gli investigatori restano di stucco, quando scoprono che la persona in questione, un italo-dominicano, ha 36 anni, ed è un operaio residente a Rimini. Non solo, l’uomo pare frequentasse regolarmente la ragazzina con cui aveva rapporti sessuali. Puniti dalla legge, nel caso che la minore abbia, come in questo caso, meno di 14 anni. Lui finisce subito nel registro degli indagati, mentre per la giovane che sta per diventare mamma a un’età improponibile, non si può fare altro che darle sostegno psicologico. Quello che dovrà affrontare alla sua età non è cosa da poco. E come se non bastasse sembra che lui si sia fatto di nebbia.
L’uomo, difeso dall’avvocato Enrico Graziosi, non è ancora stato sentito dal pubblico ministero che si occupa del caso, Davide Ercolani, ma l’unica cosa che manda a dire tramite il suo difensore è che credeva che la ‘fidanzata’ avesse 17 anni e non certo 13, ed è pronto a giurarlo. Ma sul registro degli indagati potrebbe finire anche la mamma della minorenne. Sembra infatti che la donna fosse perfettamente a conoscenza che la figlia frequentava un uomo così tanto più vecchio di lei, e che gli consentisse di frequentare regolarmente casa loro. Il Resto del Carlino