Rimini. 26enne sammarinese violentata nel bagno di un albergo nel 2013. Oggi la condanna a 5 anni in secondo grado dello stupratore, un avellinese ex guardia carceraria 46enne.

La brutta esperienza vissuta da una giovane 26enne sammarinese si è conclusa con la condanna per violenza sessuale e lesioni in secondo grado del suo carnefice a 5 anni di reclusione.

La ragazza era stata stuprata da un ex agente della Polizia carceraria in forza al carcere dei Casetti di Rimini. L’uomo, (A.M. le iniziali) oggi 46enne originario di Avellino ma residente nel riminese, difeso dall’avvocato Alessandro Sarti era stato condannato per violenza e per lesioni in primo grado a 5 anni e 7 mesi.

Nella primavera del 2013 i due si erano conosciuti in un noto pub sul lungomare riminese dove lo stupratore, ex guardia carceraria ai Casetti di Rimini, faceva il secondo lavoro come buttafuori. Dopo il primo incontro avevano approfondito la conoscenza nelle chat dei social. Dopo questo primo scambio di messaggi virtuale il primo appuntamento presso un albergo dove lo stesso faceva il guardiano notturno.

Lei si era fidata dell’uomo raggiungendolo nell’albergo che pensava fosse di sua proprietà, dato che l’uomo di vantava di esserne il titolare. Dopo aver parlato e bevuto assieme la ragazza aveva deciso di ritornare a casa sul Titano, ma prima di andarsene era andata in un bagno dell’albergo. L’uomo l’aveva seguita e in quei locali violentata.

Solo il giorno successivo la sammarinese, tra le lacrime, sporgeva denuncia ai carabinieri di Rimini che al termine delle indagini arrestavano l’allora 42enne nel novembre del 2013. Oggi la condanna in appello a 5 anni di reclusione.