Rimini. 83 persone lavorano grazie al Fondo Caritas, tutti i dati nel convegno “Il lavoro che non c’è”

lavoro«Sono finiti i tempi in cui il lavoro era una sorta di miniera in cui calarsi e trovare un’occupazione. Oggi il lavoro non va trovato, va creato – afferma l’economista Stefano Zamagni –. Va in questa direzione il Fondo per il Lavoro promosso dalla Diocesi di Rimini. Il mondo cattolico riminese ha capito che, anziché piangere e stracciarsi le vesti, è giunto il momento di cercare nuove forme di cooperazione, mettendo in relazione la società civile non profit, le imprese for profit e l’attenzione della Chiesa. Questa esperienza di sussidiarietà circolare ha dato ottimi risultati ed è divenuta un modello su cui anche Bologna si sta muovendo».

Sono 573 le domande giunte al Fondo per il Lavoro della Caritas. La somma raccolta tra contributi e donazioni ammonta a 429.654,68 euro. Sono 83 le persone avviate al lavoro tramite il Fondo. Di queste 20 sono coloro che hanno ottenuto un posto di lavoro con contratto a tempo indeterminato. Una persona ha avviato una attività autonoma al termine del tirocinio, una ha rifiutato il lavoro. 50 aziende convenzionate hanno effetuato assunzioni tramite il Fondo. La maggior parte delle persone assunte si era rivolta al centro d’ascolto dell’Acli di Rimini.

Dei dati e della situazione del lavoro a Rimini si parlerà giovedì 23 giugno alle 18.30 a Castel Sismondo nel convegno “Il lavoro (non) c’è”.

Il convegno si apre con l’introduzione del Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi, a cui seguono le testimonianze e i suggerimenti di imprenditori profit e non profit e di neo-occupati. Intervengono Alessandro Bracci (amministratore delegato del Gruppo Teddy, Rimini) Marco Giannini (So.di.Fer srl, Santarcangelo) e Nicola Pastore (La Formica onlus cooperativa sociale, Rimini).

Per quanto riguarda i neo-occupati, saranno messe a confronto idee ed esperienze, per evidenziare l’importanza del “mettersi in moto” e del rimboccarsi le maniche per inventarsi nuovi lavori e nuove opportunità.

Le conclusioni sono affidate a Stefano Zamagni.

Le associazioni che partecipano al convegno saranno presenti con desk attrezzati per fornire informazioni sulle loro attività, gli sportelli dedicati e le iniziative in corso.

Alarimini.it