Rimini. “Abbiate pietà per questo uomo”. Parla il rettore del seminario don Andrea Turchini

prete-collareUOMINI di Chiesa sì, ma prima di tutto uomini. «Con le loro difficoltà, le loro debolezze. E le loro crisi: quelle che possono capitare a chiunque». Quella debolezza a cui ha ceduto un anziano prete di San Marino, legandosi sentimentalmente per quattro anni a una donna riminese che si era rivolto a lui come padre spirituale. Non è stato il primo caso, e non sarà l’ultimo. Ma bisogna sapere andare oltre lo scandalo che la notizia ha suscitato, «avere compassione cristiana – è l’invito di don Andrea Turchini – e capacità di comprendere le situazioni». Il teologo (che insegna all’istituto ‘Marvelli’) e rettore del seminario di Rimini chiarisce subito di «non voler entrare nel caso specifico», ma non si esime dall’affrontare la questione.
La donna che ha rivelato di avere una relazione con il sacerdote, dice di battersi insieme ad altre perché venga abolito il celibato per i preti. La Chiesa arriverà mai a questa svolta?
«La tradizione della Chiesa è chiara, in questo senso. Non è mai esistito un prete che si sposasse… Ci sono stati uomini ordinati sacerdoti dopo essersi sposati, ma mai il contrario. E bisogna intendersi sul celibato. Non è una costrizione: è una scelta. Una scelta a cui si arriva dopo un lungo periodo di verifica e preghiera, che dura come minimo sette anni. Chi vuole diventare prete, deve prima di tutto scegliere il celibato».
Che si dimostra però, in tanti casi, una condizione non sopportabile per i sacerdoti.
«Oggi, non possiamo nascondercelo, viviamo un’epoca di grande fragilità. E’ la stessa fragilità che ritroviamo in tante coppie: uomini e donne che si preparano al matrimonio convinti di vivere insieme tutta la vita, e poi invece si lasciano. Anche noi sacerdoti siamo uomini. E quando uno di noi ha una debolezza, gli stiamo vicino e lo aiutiamo, con il massimo rispetto e la discrezione. Gli scandali non aiutano».
Ci sono stati anche casi di sacerdoti riminesi che hanno intrattenuto relazioni amorose?
«Ci sono stati, non sono state belle situazioni, ma abbiamo sempre dato loro il massimo apporto. Cercando di non fare rumore. Non si tratta di lavare i panni sporchi in casa propria, ma di aiutare le persone a superare i momenti di difficoltà e di debolezza nella massima serenità».

Resto del Carlino