Rimini. Accesso alla cartella clinica, scoprono che parente sta per morire: “Non ti paghiamo più”

Una vicenda squallida a dire poco che si concluderà probabilmente in tribunale. Sullo sfondo un fatto gravissimo ovvero un accesso abusivo al database dell’ospedale per conoscere la condizioni di salute di una paziente. Nei guai una parente della vittima che tuttavia si è giustificata dicendo che quegli accessi – non autorizzati – erano stati fatti perché preoccupata delle condizioni di salute della donna. Ma gli inquirenti pensano che l’operatrice sanitaria abbia invece carpito quelle informazioni per divulgarle ad altri parenti. Questi ultimi avevano un grosso debito con la vittima e proprio quando stavano per saldarlo hanno fatto marcia indietro. Motivo? Lo hanno spiegato in faccia alla stessa vittima, dicendole di sapere che tanto morirà fra qualche mese, dunque perché pagarla? Da qui una specifica denuncia e le indagini che dovranno chiarire ogni residuo dubbio. Quando si dice parenti serpenti…