Soldi facili e subito. Eccolo il popolo dei piccoli malviventi che sono arrivati in Riviera con l’unico scopo di raggranellare denaro, grazie alle rapine di ogni genere, con il coltello o con lo strappo, e in second’ordine con lo spaccio. I corridoi del tribunale a Rimini sono deserti d’estate, ma il lavoro negli uffici non manca. Sfilano i volti e le storie degli arrestati, in attesa del processo per direttissima o la convalida davanti al gip. Sono in massima parte rapinatori, ladri, o piccoli spacciatori che nella nostra provincia hanno cercato di arraffare contanti, cellulari e gioielli sottraendoli con violenza a malcapitati turisti. Da giugno ad oggi sono stati almeno duecento gli arrestati comparsi in aula per le direttissime, grazie al lavoro di carabinieri e Polizia. Il picco si è avuto nella giornata del 16 agosto con ben 15 udienze contro una media di due al giorno. E nell’estate 2016 la delinquenza quotidiana parla sempre più straniero. Più dell’80% sono cittadini con un passaporto diverso da quello italiano. Tra gli stranieri ammanettati, la parte del leone, più del 75%, la fanno uomini provenienti dal Nordafrica, in massima parte irregolari sul territorio italiano o con permessi di soggiorno scaduti e dimore fittizie nel nord Italia. «Sono venuto in vacanza qui a Rimini», si è giustificato un magrebino, sorpreso a spacciare in un parco.
Ma tra le maglie della giustizia sono finiti anche una decina di profughi con tanto di permesso di soggiorno per motivi umanitari. Arrivavano, chi dalla Siria, chi dall’Iraq, ma le forze dell’ordine li hanno trovati a spacciare qualche grammo di marijuana ed hashish nei parchi e vicino ai locali più famosi della movida. L’estate riminese 2016 è stata all’insegna però delle rapine di ogni genere con il lungomare, dalla zona del porto fino a Miramare e al Marano, diventato il campo di conquista di troppi, senza distinzione di colore della pelle o di lingua. Rispetto alla scorsa stagione le rapine, una trentina in totale, sono aumentate del 20% con un boom nello ‘strappo delle collanine‘ nei locali e dove ci sono manifestazioni che attirano una grande folla. «Questi malviventi sono spregiudicati, non si fanno problemi ad estrarre un coltello o dare un pugno in faccia alla loro vittima per portare via un cellulare o il portafoglio», raccontano operatori delle forze dell’ordine che ogni sera pattugliano la Riviera. Ed a colpire sono stati, oltre a magrebini, anche molti giovani senegalesi. Scomparsa la figura del venditore abusivo sulla spiaggia, i ventenni senegalesi si sono riciclati in ladri o rapinatori. In questa estate che sta finendo è almeno scomparsa la piaga dei borseggiatori dei bus sulla famigerata linea 11. I ladri ‘lavorano’ sotto l’ombrellone, ma soprattutto nei centri commerciali. E qui agiscono anche le donne, il 3% della delinquenza di questa estate. Il Resto del Carlino
