Erano accusati di violenza sessuale nei confronti della loro compagna di scuola di 14 anni. Ieri però i due minorenni riminesi sono stati assolti dal Tribunale dei minori di Bologna, per non avere commesso il fatto.
L’inchiesta aveva preso avvio nel 2013, quando la ragazzina si era confidata con la psicologa della scuola. «Sono confusa e arrabbiata perchè mi hanno violentata. Sono stata stuprata un anno fa, quando avevo 14 anni, dal mio fidanzatino con l’aiuto di un suo amico». Una confessione terribile che aveva spinto la psicologa a rivolgersi subito alle forze dell’ordine. Sotto inchiesta erano finiti altri due minorenni che all’epoca dei fatti avevano soltanto 15 anni. Secondo le accuse della giovane, la violenza si era consumata una serata in cui era uscita con il fidanzatino di allora e con altri tre suoi amici. Nonostante fossero tutti minorenni, i quattro erano riusciti ad acquistare superalcolici ed erano andati a berseli sulla spiaggia. E lì, il fidanzato in questione, forse inebriato dall’alcol, aveva cominciato a farle delle avances sempre più spinte, pretendendo un rapporto sessuale.
La ragazzina però aveva rifiutato categoricamente di fare sesso e, sempre secondo il suo racconto, il quindicenne non si era rassegnato al rifiuto e aveva chiesto l’aiuto di uno degli amici. Questo si era prestato e, aveva raccontato la giovane agli inquirenti, l’aveva tenuta ferma mentre l’altro la violentava. I quattro erano poi tornati a casa come se niente fosse accaduto. Lei però non era riuscita dimenticare, per un anno era stata zitta poi aveva deciso di confidare il suo segreto alla psicologa. I due ragazzi erano finiti sotto processo davanti al Tribunale dei Minori, ma ieri è arrivata la sentenza di assoluzione. Il Resto del Carlino
