Rimini. ”Adesso ridatemi i miei soldi”, pestato a sangue dai suoi ex soci.

Esasperato per quell’affare andato a monte e per i soldi spariti, ha pensato bene di farsi giustizia da solo, tirando sassi contro la casa dei suoi ex soci, ma è finito in ospedale con tre costole rotte ed ecchimosi in tutto il corpo. Pestato a sangue proprio da padre e figlio, i suoi ex partner in affari. Lui, un sessantenn,e noto imprenditore del Riminese, possiede hotel e stabilimenti balneari in città, ma sognava di incrementare il suo business. Così il sessantenne ha colto al volo la proposta per un affare che gli era stata rivolta da padre e figlio, entrambi della zona. «Un investimento immobiliare che frutterà migliaia e migliaia di euro», gli avevano prospettato. E, dopo aver sottoscritto un contratto per un business da favola, ha versato 300mila euro. Ma, nel giro di qualche mese, le sue speranze sono naufragate con il fallimento totale di società e progetti. Padre e figlio avevano messo come garanzia l’immobile per altri affati, finito, con il fallimento, nella mani delle banche. L’imprenditore è subito andato a batter cassa a padre e figlio per riavere indietro il denaro versato, ma, nonostante ogni sforzo, non ha ricevuto nulla. Così, assistito dal suo avvocato, Piero Venturi, ha subito sporto denuncia contro i suoi ex soci. Ma il tarlo dell’affare svanito e soprattutto quei soldi spariti, lo hanno tormentato per mesi. «Rivoglio i miei soldi, ci sarà pur un modo per riaverli», ha raccontato agli inquirenti. Ogni tentativo legale, mediante denunce su denunce, per truffa, minacce, ingiurie e cause civili, è stato vano durante gli anni. Sempre più destabilizzato, un paio di mesi fa l’uomo si è presentato sotto casa dei due e ha dato fuoco al campanello della loro abitazione. Qualche giorno fa l’imprenditore ha messo a segno un’altra, piccola vendetta. E’ tornato sotto l’abitazione dei suoi ex partner d’affari ed ha scagliato pietre contro le finestre della loro casa. Non aveva però fatto i conti con la loro reazione. Prima è corso in strada il figlio, un 40enne robusto, che lo ha letteralmente pestato a sangue. A dargli man forte è arrivato anche il padre. L’imprenditore ha cercato di rifugiarsi nella sua auto, ma i due gli hanno anche gettato via le chiavi della vettura. Trasportato in ospedale dal 118 che era riuscito ad allertare, il sessantenne ha riportato, per i colpi ricevuti, la frattura di tre costole ed ecchimosi varie. E ieri mattina il suo legale, Piero Venturi, ha depositato in Procura una nuova denuncia per lesioni aggravate e violenza privata. Il Resto del Carlino