Ad alimentare l’allarme e il dubbio sulla specie è, oggi, martedì 15 luglio 2025, un organo di informaizne locale che rilancia un fatto risalente allo scorso 2 luglio, che ha visto sventurato protagonista un bambino e che ha lasciato la comunità in allerta.
Quel giorno. un bambino di sei anni, intento a godersi una giornata al centro estivo di Rimini Terme, è stato vittima di un inatteso incidente: una puntura di medusa mentre nuotava vicino alla riva. L’evento ha determinato una corsa immediata all’ospedale Infermi, dove il personale medico è intervenuto prontamente per curare il piccolo.
Tutto filava liscio, come tutte le mattine, quando il bambino, sotto la supervisione degli organizzatori del campo, ha improvvisamente urlato di dolore durante un bagno di gruppo. Il personale, rapido nell’agire, lo ha tirato fuori dall’acqua e ha contattato i genitori. Il padre, Pasquale, che ha preferito non rivelare il cognome, ha raccontato la decisione immediata della famiglia di rivolgersi alle cure d’emergenza.
All’arrivo in ospedale, i medici hanno diagnosticato una condizione eritematosa iperemica, caratterizzata da gonfiore e lesioni nell’angolo sinistro della bocca, accompagnate da edema locale. Il referto dell’Ausl, datato 2 luglio 2025, ha escluso un’ustione, identificando l’evento come un’orticaria causata dalla creatura marina.
Il bambino è stato dimesso per proseguire la convalescenza a casa, con l’indicazione di tornare in ospedale solo in caso di peggioramento. Una visita dal pediatra una settimana dopo ha mostrato miglioramenti, portando alla sospensione del cortisone, sebbene resti l’incertezza su eventuali cicatrici mentre la pelle guarisce.
Riguardo alla medusa responsabile, il bambino ha descritto un esemplare marrone, anche se la famiglia non ne è certa. Gli esperti di Daphne, interpellati sull’accaduto, hanno analizzato la descrizione ma non sono riusciti a identificarla con precisione. L’esemplare sembra differire dalle meduse gelatinose del genere Aurelia, comuni sulle spiagge nelle settimane precedenti, lasciando aperte domande sulla specie esatta coinvolta.
Il padre del bambino – si legge nello stesso organo di informazione riminese – ha espresso preoccupazione per l’aumento delle meduse, un timore condiviso anche dal personale ospedaliero che ha segnalato un incremento di simili incidenti. La famiglia ora osserva e attende, sperando in una guarigione completa, anche se l’esito dipende dal processo di guarigione individuale del bambino.Con Rimini pronta ad affrontare altri giorni estivi, questo episodio rappresenta un monito sulle imprevedibilità della natura. Autorità locali e organizzatori del campo estivo sono chiamati a intensificare la sensibilizzazione e le misure di sicurezza per proteggere i giovani visitatori delle acque costiere.