Rimini. AerAdria, il riesame conferma i sequestri per Gnassi, Vitali, Fabbri e gli altri

gnassiConfermati i sequestri. E’ arrivata ieri mattina la decisione del Tribunale del Riesame di Rimini che rovescia la sentenza della Corte di Cassazione che nell’inchiesta Aeradria aveva annullato i sigilli di case e conti dei nove indagati eccellenti. Ora di nuovo la conferma del sequestro di beni immobili, conti correnti, azioni e quote sociali di quelli accusati di associazione a delinquere, per un totale di 650 mila euro. Che sono il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, l’ex primo cittadino Alberto Ravaioli, gli ex presidenti della provincia, Stefano Vitali e Nando Fabbri, il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, Manlio Maggioli, ex presidente della Camera di Commercio, Massimo Masini, ex presidente di Aeradria, il vice presidente, Massimo Vannucci, e Alessandro Giorgetti, responsabile della collegata Air.
LA SENTENZA della Cassazione del settembre scorso aveva avuto l’effetto di una bomba. Ai ricorsi presentati dagli avvocati difensori dei nove principali indagati, i giudici romani avevano risposto annullando il sequestro di quei 650mila euro, quantificati dagli inquirenti per il resto di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Nella motivazioni arrivate successivamente, la Suprema Corte aveva concluso che il reato di truffa non era abbastanza motivato, e soprattutto che non si distingueva il truffato dal truffatore, dal momento che sempre di provincia si trattava. Un ribaltone che aveva spiazzato soprattutto la Procura che in questi mesi ha incaricato la Guardia di finanza di mettere insieme altra documentazione. Stessa cosa aveva fatto lo squadrone di avvocati mobilitato dagli indagati. La risposta è arrivata ieri mattina, con la conferma dei sequestri già disposti inizialmente. E anche in questo caso, per sapere cosa ha spinto il Tribunale del Riesame ha confermarli, bisognerà attendere le motivazioni che arriveranno tra qualche settimana. E a quel punto non è escluso che i difensori decidano di tornare in Cassazione.
MA E’ questa mattima che il processo apre le porte ufficialmente. La schiera di indagati comparirà infatti davanti al giudice per le indagini preliminari che dovrà decidere se rinviarli o meno a giudizio. Quella che si preannuncia è una vera e propria battaglia giudiziaria che si combatterà senza esclusioni di colpi tra Procura e avvocati difensori. (…) Il Resto del Carlino