Rimini. Aeroporto, il Consorzio fa ricorso contro AiRiminum

aeroporto di riminiIl Consorzio Rimini- San Marino (associato al network A&B che raggruppa 44 cooperative) passa a vie di fatto contro Enac e presenta ricorso al Tar del Lazio sull’aggiudicazione ad AiRiminum della gestione dell’aeroporto di Rimini. Le accuse sono pesanti. Viene richiesta sia la “nullità della procedura di gara sia l’illegittimità del provvedimento di aggiudicazione” in quanto, secondo il Consorzio, il gruppo vincente di Airiminum 2014 srl andava escluso. Ad esempio, il bando non sarebbe stato inviato “all’Au – torità Nazione Anti Corruzione, ma anche perchè nel bando non sarebbe stata richiesto “alcun requisito di capacità tecnica” alle cordate partecipanti. Il Consorzio ritiene dunque di aver “portato alla luce profili di illegittimità del provvedimento di aggiudicazione pronunciato a favore di Airiminum 2014 srl, nello specifico con riguardo al verbale di sopralluogo e alle referenze bancarie che l’aggiudicatario ha trasmesso a Enac”. Infatti “l’attestato di sopralluogo effettuato lo scorso 11 luglio da Riccardo Fabbri, già per un decennio capo di gabinetto del Presidente della Provincia, è stato rilasciato ad un soggetto non partecipante alla gara (Armonie srl), mentre le tre referenze bancarie presentate, delle quali due rilasciate dallo stesso istituto, si riferiscono a tre soggetti diversi (Airiminum 2014 srl, Armonie srl, Sinergie srl)”. Da qui, sia le referenze bancarie che l’attestato di sopralluogo presentati non garantivano “l’affidabilità del concorrente il quale, infatti, non ha ancora versato il capitale richiesto dal bando di gara”. Infine l’affondo sul rapporto che legherebbe AiRiminum con il vecchio Piano di salvataggio di Aeradria, non accettato dal Tribunale. “Alla luce di quanto descritto – spiega il Consorzio – il sospetto è che la serie di vizi denunciati e …e altre oscure vicende rappresentate in una lettera riservata (inviata ad Enac il 10 novembre scorso), siano identificativi del fatto che, intorno alla procedura di individuazione del concessionario dell’aeroporto di Rimini, si siano concentrati, per iniziativa o con l’avallo di potentati locali, interessi ed affari non trasparenti, sintomatici di attività potenzialmente illecite, o quanto meno gravemente lesive dell’interesse pubblico”. Come già anticipato da NQ lo scorso 4 dicembre, i russi di Novaport hanno invece preferito rinunciare al ricorso e concentrarsi sulla possibile acquisizione della maggioranza dello scalo di Ancona.
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