Picchiato a sangue da un un compagno di scuola che voleva prendergli il telefonino. Ed il baby bullo ha solo 13 anni.
«Mamma, un altro bambino mi ha picchiato a sangue all’uscita da scuola». E per dimostrare che non mentiva, ha mostrato ai parenti un’ecchimosi profonda nella zona orbitale destra. Lui, un ragazzino di 14 anni, di origine straniera che frequenta le medie del Riminese, ha raccontato in famiglia ogni dettaglio dell’aggressione subita ad opera di un altro compagno più piccolo, un tredicenne anche lui straniero, proprio dello stesso paese d’origine della vittima.
«Stavo rientrando a casa e stavo ascoltando della musica, quando mi si è avvicinato un mio compagno che frequenta un’altra classe – ha spiegato alla madre ed al padre–. Si è rivolto a me non in italiano, ma nella mia lingua materna e, dopo avermi insultato, ha cercato di sottrarmi il telefonino. Quando ha visto che lo nascondevo, ha iniziato a colpirmi con calci e pugni al volto. Sono riuscito a sfuggirgli rifugiandomi in un condominio. Ma io non lo perdono per quello che mi ha fatto». Questo il racconto che il tredicenne ha fatto in famiglia e che è stato messo nero su bianco in una denuncia.
Spaventati per il volto tumefatto del figlio, i genitori sono corsi in ospedale dove i sanitari gli hanno dato sette giorni di prognosi per le lesioni subite. Ed il giorno successivo, la famiglia si è presentata a scuola a chiedere spiegazioni dell’accaduto. Il ragazzino pestato ha indicato al genitore il suo aggressore e l’adulto l’ha bloccato. «Non l’ho picchiato», avrebbe detto, cercando di giustificarsi il tredicenne. Ma la scena non è passata inosservata al personale scolastico che, a sua volta, spaventato per l’atteggiamento dell’uomo, ha chiamato i carabinieri che hanno identificato tutti i ‘grandi’ coinvolti. Ma la famiglia del bambino pestato non si è fermata: si è, infatti, recata in caserma ed ha sporto denuncia. Il baby bullo, che ha solo 13 anni, non è perseguibile, ma è già partita una segnalazione a suo nome, al tribunale dei minorenni per l’episodio incriminato.
E ora rischia una denuncia anche il genitore del quattordicenne. Sembra, infatti, che la famiglia del ‘baby bullo’ sia in procinto, a sua volta, di sporgere denuncia contro l’uomo per aver bloccato il minorenne per un braccio all’interno della scuola. Il Resto del Carlino
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