PESTATO da due donne nomadi perchè cercava di salvare il suo portafoglio. Vittima, un turista russo, aggredito a calci e a pugni in piena piazza Cavour. Le due, una delle quali incinta, sono state bloccate subito dopo da una pattuglia delle Volanti e arrestate con l’accusa di tentata rapina aggravata.
L’AGGRESSIONE si è consumata venerdì mattina, verso mezzogiorno. La vittima, 53 anni, stava passeggiando in piazza insieme alla moglie, quando si sono avvicinate le due nomadi, una delle quali con un vistoso pancione. Per un po’ hanno girato intorno alla coppia senza che questi se ne avvedessero, poi si sono avvicinate. Una in particolare si è piazzata proprio sotto il naso dell’uomo, chiedendo qualche spicciolo, mentre l’altra gli gironzolava intorno. La solita ‘tecnica’ per confondere la vittima. Un secondo dopo, l’uomo ha ‘sentito’ una mano che si infilava nella tasca dei suoi pantaloni. Per quanto ci fosse andata leggera, la donna non era stata abbastanza attenta, e il turista ha subito cercato di allontanarla, intimandole di andarsene. Ma nonostante fosse stata scoperta, invece di scappare lei gli è letteralmente saltata addosso, cominciando a colpirlo con calci nella schiena e pugni in faccia. Il russo ha cercato di difendersi come poteva, ma anche l’altra nomade è arrivata subito a dar manforte alla complice, riempiendolo di colpi, mentre la moglie del poveraccio chiedeva aiuto. In suo soccorso è intervenuto un passante che ha cercato di strapparlo dalle grinfie delle due donne, ma quelle erano due belve scatenate e continuavano a colpire con sempre maggiore violenza.
NEL frattempo però qualcuno aveva pensato bene di chiamare il 113 e sul posto è arrivata subito una pattuglia delle Volanti. Gli agenti hanno bloccate le nomadi e infilato loro le manette. Una volta portate in questura, le due, di 22 e 45 anni, sono risultate essere due vecchie conoscenze delle forze dell’ordine. Risultano residenti a Riccione, ma in realtà stanno in uno dei campi nomadi. La più giovane è la stessa fermata l’estate scorsa in un appartamento di via Tripoli. Il padrone di casa riuscì a sventare il furto perchè il suo cellulare era collegato con le telecamere e vide i ladri agire ‘in diretta’. Chiamò subito la Polizia, e quando gli agenti arrivarono, erano riusciti a fuggire tutti tranne la giovane.
Resto del Carlino