Rimini. Aggressione all’assessore Jamil Sadegholvaad. Gli ambulanti scaricano la contestatrice «Gesto insensato, lo condanniamo»

SadegholvaadDOVEVA essere un flash-mob «colorato e pacifico» per dire ‘no’ al trasferimento forzato dei banchi del mercato. E invece gli ambulanti riminesi si sono ritrovati nell’occhio del ciclone per un fuori programma al ‘vetriolo’: il parapiglia divampato nel pomeriggio di giovedì fuori dal negozio di tappetti persiani della famiglia dell’assessore Jamil Sadegholvaad, in via IV Novembre. Tra i manifestanti, che non si sono risparmiati gli insulti, e l’assessore, uscito fuori per cacciarli dalla vetrina, la tensione è subito schizzata alle stelle, tanto da rendere necessario l’intervento della Polizia che stava scortando il corteo. Placati i bollori, gli ambulanti escono ora allo scoperto per scusarsi dell’accaduto e prendere le distanze da «un gesto banale» che ha completamente sviato l’attenzione dal flash-mob di protesta. «Anzitutto – spiega Pier Paolo Mazzotti, presidente Comar – il fatto che il corteo sia transitato proprio davanti al negozio dell’assessore è una mera coincidenza: il tragitto era stato concordato preventivamente con il questore. Una manifestante si è avvicinata alla vetrina del negozio nel tentativo di esibire un volantino, provocando la reazione di quest’ultimo che a quel punto è uscito fuori, ammonendo il corteo. Siamo dispiaciuti per quanto accaduto: non era nel nostro intento assumere atteggiamenti provocatori, tanto meno sfilare davanti al negozio dell’assessore. Tengo a precisare che fino a quel momento la manifestazione si era svolta nel migliore dei modi, con una nutrita e colorita presenza di ambulanti. Ricordo altresì che gli operatori nel corso di questi mesi hanno partecipato alle riunioni del consiglio comunale nel massimo rispetto delle istituzioni». L’episodio avvenuto in via IV Novembre ha scatenato una raffica di commenti sulle pagine dei social network e su Facebook non sono mancati gli attestati di solidarietà nei confronti dell’assessore Sadegholvaad. «Si è trattato di un gesto insensato – prosegue Marcello Guerra, portavoce degli ambulanti riminesi – compiuto da un operatore forse più esasperato degli altri per il prossimo trasferimento. E’ chiaro che simili comportamenti non appartengono allo spirito della nostra protesta, che è assolutamente costruttiva, e che pertanto vanno condannati e isolati». Il Resto del Carlino