Rimini, aggressione nel parco di piazza Kennedy: ciclista colpito da bottiglia mentre difende ragazze. Riminesi durissimi sui social: “Sindaco Svegliati!”

Paura al parco che collega Piazza Kennedy, lunedì sera, a Rimini. Infatti, secondo quanto raccontato su un social media un episodio di violenza avrebbe scosso il capoluiogo romagnolo. I fatti sarebbero avvenuti nel parco che collega piazza Kennedy al sottopassaggio verso Monte. Un ciclista, di ritorno dal mare intorno alle 23:15, sarebbe stato aggredito da un gruppo di circa 15 giovani, “maranza” li ha definiti lui stesso, mentre cercava di difendere alcune ragazze che stavano attraversando il parco da sole e venivano ionfastidite dal gruppo.

Secondo la testimonianza dell’uomo, alla richiesta di spiegazioni rivolte al gruppo, uno dei giovani gli avrebbe lanciato una bottiglia sulla schiena e tentato di portargli via la bicicletta. “Ho avuto un po’ di paura – racconta il ciclista – ma non potevo lasciare sole quelle ragazze. Poteva essere anche mia figlia. Roba da matti. Spero che questa storia finisca: abbiamo le palle piene di comportamenti simili, non si può andare avanti così se non si rispettano le regole”.

L’episodio è stato segnalato sul gruppo Facebook “Segnalazioni Rimini”, dove l’uomo ha voluto mettere in guardia la comunità e sollecitare maggiore attenzione verso la sicurezza nei parchi cittadini durante le ore serali.

Al momento non risultano informazioni sull’identità dei responsabili né su un eventuale intervento delle forze dell’ordine. Le autorità locali stanno valutando la segnalazione per approfondire i fatti e prevenire simili episodi in futuro.

Le durissime reazioni dei riminesi su Facebook

La vicenda, ha immediatamente scatenato un acceso dibattito sui social. Molti cittadini hanno espresso solidarietà al ciclista e alle ragazze coinvolte, criticando duramente la mancanza di sicurezza nelle aree pubbliche e chiedendo un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine.

Tra le reazioni più dure, c’è chi scrive: “Qui nessuno fa niente, ogni notte passo a prendere mia figlia e ci sono sempre pattuglie con le mani in mano. Ci sono soggetti da mettere dentro e buttare via la chiave, mentre altri invitano all’azione collettiva: “Oltre a denunciare questi episodi, penso sia giunto il momento di organizzare una manifestazione per far capire ai politici che il limite di tolleranza è stato superato”.

Non mancano commenti critici verso le istituzioni: SINDACO SVEGLIATI, che è ora oppure vai a casa, o ironici ma pungenti: “I social possono essere una grande opportunità per organizzare un movimento di protesta, senza bandiere se non quella dei cittadini stanchi”.

Altri utenti richiamano alla prudenza e al rispetto della legge: “Non bisogna fare giustizia da soli, chiamare subito 112 o 113”, mentre diversi evidenziano un senso di frustrazione più ampio: “Rimini era una città bellissima, questa gente deve andare fuori dalla città, questo non è integrazione”.

Il dibattito conferma come l’episodio di martedì abbia toccato un nervo scoperto tra i riminesi, tra paura, indignazione e richiesta di interventi concreti per garantire la sicurezza dei cittadini e dei luoghi pubblici.