QUATTRO baby bulli scatenati. Quattro giovani – probabilmente tutti di nazionalità albanese – che, come delle belve, si sono scagliati contro un loro coetaneo di origine senegalese, buttandolo giù dalla bicicletta e infierendo su di lui con calci e pugni. Una scarica di botte, un pestaggio di una violenza spaventosa, andato in scena sotto gli occhi esterrefatti di decine di passanti. L’agguato si è verificato ieri poco dopo le 13 all’incrocio tra corso d’Augusto e via Gambalunga, nel cuore del centro storico di Rimini. Dopo aver malmenato il giovane senegalese, lasciandolo a terra con diversi lividi, i quattro aggressori, quasi tutti 16enni, sono fuggiti verso via Gambalunga.
A LANCIARSI al loro inseguimento è stato Jamil Sadegholvaad, assessore alle Attività economiche e alla Polizia municipale del Comune di Rimini. «Ho assistito alla scena dagli uffici di palazzo Garampi – racconta – così non ho perso tempo e mi sono fiondato subito di sotto». Dopo averli ‘tallonati’ fino a piazza Ferrari, l’assessore è riuscito a ‘placcare’ due componenti del quartetto, mentre i restanti si sono dileguati in una vietta laterale, facendo perdere le loro tracce. Sul posto è poi intervenuta una pattuglia della Polizia municipale: gli agenti hanno identificato i due baby bulli bloccati da Sadegholvaad e raccolto la testimonianza del giovane senegalese caduto nelle loro grinfie. Quest’ultimo è stato soccorso da alcuni passanti, che lo hanno aiutato a rialzarsi. Non avendo riportato gravi ferite, non è stato necessario il ricovero in pronto soccorso. Ancora sconvolto per l’accaduto, il ragazzo, tutto tremante, ha raccontato ai vigili di essere stato fermato dai quattro coetanei mentre stava percorrendo il corso in sella alla sua bicicletta. Accerchiato, e senza via di scampo, sarebbe stato prima buttato a terra, e poi pestato selvaggiamente fino a quando alcuni passanti non si sono messi in mezzo, separando le quattro furie dalla loro ‘preda’. Stando alle ricostruzioni, all’origine del pestaggio ci sarebbe un litigio per futili motivi tra il senegalese e i suoi aggressori: tutti, infatti, frequenterebbero la stessa scuola e lo screzio sarebbe nato proprio tra i corridoi dell’istituto. In seguito le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare anche i due fuggitivi. Dell’episodio è stato informato il tribunale dei Minori.
«E’ stato spaventoso – racconta un testimone, che a quell’ora si trovava a passare in via Gambalunga –. Sembrava una scena da Far West. Quel ragazzo rannicchiato a terra e quei quattro che lo riempivano di botte. Alcuni di noi, per fortuna, si sono messi in mezzo e sono riusciti a separarli. Mi spiace per quel giovane: spero possa riprendersi in fretta».
Resto del Carlino