Rimini. Airiminum: «Ci difenderemo dal tribunale e dagli sciacalli». Un altro stop e per noi è la fine

AEREOPORTO FELINIIERI al ‘Fellini’ c’erano soltanto un paio di voli, e pochi dei 53 dipendenti in forza allo scalo. «Per fortuna… Non è facile lavorare oggi (ieri, ndr), con quello che è successo. E’ come tornare dentro l’incubo che abbiamo vissuto per mesi», allargano le braccia un paio di lavoratori, mentre si aggirano mestamente tra i corridoi semivuoti dell’aeroporto. L’incubo è quello di rivedere l’aeroporto chiuso, dopo la sentenza del Tar che ha annullato il bando di gestione dello scalo vinto da Airiminum. «La società ci ha subito rassicurati – continuano – ma è difficile restare sereni…». Anche i titolari dei negozi e delle altre attività all’interno del ‘Fellini’ sono molto preoccupati. «Abbiamo fatti grandi sacrifici per restare nell’aeroporto, nonostante i voli e quindi gli incassi siano fortemente calati. Se la società Airiminum non dovesse essere confermata alla guida dell’aeroporto, sarebbe un danno economico rilevantissimo per noi». E ci sono già alcuni imprenditori, che erano interessati ad acquisire spazi commerciali nello scalo, che ieri appresa la notizia hanno subito chiamati allarmati Airiminum.
LA SOCIETÀ, che ieri ha incontrato i propri avvocati a Milano, non prima di rassicurare i dipendenti con una lettera, è convinta di poter ribaltare insieme a Enac la sentenza del Tar. «La notte ci ha portato consiglio… Sì, faremo subito ricorso al Consiglio di Stato – ribadisce il presidente di Airiminum Laura Fincato – confortati dal parere dei nostri legali. Tra l’altro la sentenza del Tar non ha nulla da eccepire su Airiminum, ma sul bando. Ogni illazione sui futuribili nuovi gestori dell’aeroporto, su commissariamenti, sulla chiusura dello scalo sono frutto di partigiane e non disinteressate elucubrazioni». Proprio su quest’ultimo aspetto ci va giù pesante la Fincato: «Siamo costretti a difenderci non soltanto dai giudici (insieme ad Enac), ma da tanti sciacalli del territorio riminese che non vedevano l’ora di vederci in difficoltà. E’ un atteggiamento incomprensibile, perché fa male al territorio. Eppure ce ne sono di persone, anche in vista, anche tra i politici, che godono ora dopo la sentenza del Tar. Una sentenza scritta l’8 aprile e depositata l’11 settembre!». Una tempistica sospetta, secondo Laura Fincato. «Evidentemente chi in questi mesi ha malignato su di noi o sapeva qualcosa, o è stato un buon profeta!». «A loro – conclude la Fincato – e a tutti diciamo: il ‘Fellini’ non chiuderà, Airiminum non chiuderà». E venerdì la società farà una conferenza stampa con gli avvocati per fare il punto.
INTANTO i sindacati chiedono un incontro urgente, e attaccano Airiminum ed Enac. «Perché – si chiede la Cgil – Enac ha fatto un bando così facilmente impugnabile? E perché una sentenza arriva dopo tanti mesi?». «Perché Enac – incalza anche la Uil – non ha chiesto nel bando nessuna esperienza in campo aeroportuale? E perché Airiminum non ha investito le risorse necessarie per l’aeroporto?». Dopo la sentenza del Tar per la società ora diventerà sempre più complicato investire, considerando il rischio di perdere la gestione dell’aeroporto.

Fonte: RESTO DEL CARLINO