Si inaugura sabato 6 settembre alle ore 17.30, presso la Sala delle Teche del Museo della Città, la mostra fotografica “Le uniche immagini” di Roberto Sardo, artista ferrarese d’origine ma riminese d’adozione, noto per uno stile unico capace di mescolare fotografia analogica, tecniche pittoriche e interventi grafici manuali.
Sessanta opere inedite, tutte realizzate senza alcun uso di intelligenza artificiale o post-produzione digitale, resteranno esposte fino al 3 ottobre 2025. L’ingresso è libero, con orario 10:00–13:00 e 16:00–19:00, escluso il lunedì.
“Ogni intervento creativo è ideato ed eseguito per ottenere immagini ‘uniche’, proprio come nella pittura”, racconta Roberto Sardo, che con questa mostra inaugura il suo 40° anno di attività e ricerca artistica.
“Ho sperimentato tecniche nuove, cercando di superare i confini tradizionali della fotografia per entrare in territori più vicini al pittorico, alla grafica, all’astratto“.
Un percorso tra sacro, astratto e visione artistica
Il titolo “Le uniche immagini” non è solo una dichiarazione di originalità, ma anche il manifesto di un metodo di lavoro artigianale e irripetibile, dove ogni fotografia è frutto di idee, suggestioni e intuizioni maturate “in diretta”, come spiega l’autore. “Sono opere che nascono da emozioni vissute sul momento, non elaborate a posteriori al computer. Ho scelto la materia, le texture e le contaminazioni come percorso di senso e non solo di estetica. Alcuni soggetti sacri, che qualcuno potrebbe trovare provocatori, fanno invece parte della mia personale ricerca spirituale, già esplorata anche in altre esposizioni”.
L’artista spazia tra temi e soggetti eterogenei: sacro e profano, geometrie astratte, figure simboliche, elementi urbani o naturali, perché – come sottolinea egli stesso – “Una ricerca artistica non può avere confini né parlare solo di sé. L’autore è sempre anche testimone di qualcosa che avverte, anche se non lo ha vissuto in prima persona“.
Tecniche e materiali fuori dagli schemi
Le immagini in mostra sono state realizzate con fotocamere manuali a pellicola e digitali, e successivamente elaborate “a mano” con interventi creativi unici, sperimentando supporti e materiali diversi: dalla carta cotone alla tela, dalla stampa su emulsione artigianale a pigmentazioni personalizzate. “Molte delle opere in mostra sono davvero irripetibili, non per stile ma per tecnica, proprio come avviene nella pittura”, chiarisce Sardo.
Un evento promosso da Elektra Studio, Acli Arte e Spettacolo e Comune di Rimini
La mostra è promossa da Elektra Studio e Acli Arte e Spettacolo, con il patrocinio del Comune di Rimini – Assessorato alla Cultura, e in collaborazione con il Museo della Città. Il percorso espositivo sarà accompagnato da una presentazione critica dello storico dell’arte Gabriello Milantoni, che illustrerà la complessità linguistica e concettuale del lavoro di Roberto Sardo.