Rimini. Algerino scatta un selfie in tribunale. Fermato dai vigilanti

tribunaleHA SCELTO il luogo sbagliato, il tribunale, per scattarsi un selfie. Momenti di tensione ieri mattina poco prima delle 10, quando gli uomini del servizio di vigilanza del palazzo di giustizia hanno scorto un uomo che dal primo piano, dove si svolgono anche le udienze di separazione, stava scattando foto con il cellulare. Immediatamente è scattato l’allarme. I vigilantes hanno bloccato l’uomo, risultato essere un cittadino algerino, da tempo trasferitosi in città e coniugato con un’italiana che era in udienza proprio per separarsi dalla consorte. Sono arrivati anche i carabinieri che si sono fatti consegnare immediatamente il telefonino: «Volevo solo avere una foto ricordo di questa giornata», si è giustificato il nordafricano. E nel cellulare i carabinieri hanno trovato, in realtà, solo dei selfie, dei suoi primopiani, ma nessuna foto ‘sensibile’ dell’interno del tribunale. Intanto però i carabinieri, insieme al nucleo operativo ed agli uomini della Digos, hanno inziato a scandagliare tutta la vita del nordafricano. E’ così emerso che l’uomo è totalmente incensurato con un’occupazione e una vita normali. Neanche nel cellulare sono stati trovati elementi critici. I carabinieri hanno solo fatto una relazione dell’accaduto, ma non è stato riscontrato nulla che possa sfociare in una denuncia penale. L’uomo ha chiesto più volte scusa per il caos creato. «Volevo solo una foto ricordo del giorno della mia separazione». Il livello di attenzione resta comunque alto in tribunale. Già qualche settimana fa un altro uomo era stato sorpreso a scattarsi foto. Anche per lui nessuna denuncia.

Resto del Carlino