«Vorremo poter vedere il video integrale dei maltrattamenti subiti dai nostri figli». Una delegazione di mamme, (in realtà le rappresentanti di classe) accompagnate dal vice sindaco Gloria Lisi e dall’avvocato Cristiano Basile sono state ricevute ieri mattina in Procura dal pubblico ministero, Davide Ercolani, titolare dell’inchiesta che ha portato all’arresto (ai domiciliari) della maestra riminese di 60 anni, Loredana Pacassoni, accusata di maltrattamenti aggravati continuati. Il sostituto procuratore, dopo averle rassicurate, ha però dovuto spiegar loro che «l’accesso agli atti non è possibile perchè le indagini sono ancora in corso».
Insomma, per ora niente visione del video integrale. Le madri volevano soprattutto sapere se nel filmato si vedessero altre immagini più crudeli, ma sono, invece, state rassicurate. Infatti se fossero avvenuti episodi più ‘violenti’ sarebbero scattati gli arresti in flagranza di reato. Così non è stato.
Infatti Loredana Pacassoni è finita agli arresti domiciliari a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari, Fiorella Casadei su richiesta del pubblico ministero, Davide Ercolani.
Ma le mamme, intanto, si preparano a dar battaglia. Una decina di famiglie con bambini, che erano alunni di Loredana Pacassoni, si sono rivolti a diversi avvocati di Rimini: sette o otto hanno anche già fatto domanda per potersi costituire parte civile nel procedimento.
E l’inchiesta prosegue spedita.
Alla maestra saranno contestati, nel capo d’imputazione, molto probabilmente ben venticinque episodi, tutti ‘immortalati’ dalle telecamere installate nell’asilo il «Delfino» dopo la denuncia che era depositata in una caserma dei carabinieri di Bologna da una operatrice scolastica specializzata, tra l’altro precaria, che aveva assistito a scene di maltrattamenti: la precaria aveva, infatti, accusato la maestra Pacassoni di aver sculacciato i suoi alunni dai due ai tre anni di età.
L’ipotesi di reato contestato all’insegnante riminese resta quello di maltrattamenti aggravati continuati.
Loredani Pacassoni è già imputata di abuso di mezzi di correzione per la vicenda del 2010 quando insegnava alla scuola «la Vela» e dalla quale era stata sospesa per dieci giorni dopo la segnalzione di una madre, Cinzia Vicario. Resta ancora da fissare la data dell’udienza dibattimentale.
