Rimini. Alle Befane. Regolamento di conti tra giovani albanesi e ci scappano le coltellate

befaneDue fendenti nell’addome di uno dei rivali ed una coltellata ad una gamba dell’altro. Restano feriti due ragazzi albanesi, di 24 e 26 anni (il più giovane è in prognosi riservata) mentre un terzo, di 35 anni, terrorizzato, assiste alla scena. Gli aggressori, anch’essi albanesi, salgono di corsa in auto, sgommando via, lontano da Rimini. Sono da poco trascorse le 13 di una domenica che ha ritrovato il sole. All’interno del centro commerciale delle Befane tre amici, tutti albanesi, si sono dati appuntamento per pranzare. Hanno appena terminato di pagare un paio di tranci di pizza al taglio quando vengono avvicinati da due loro connazionali. «Venite fuori, vi dobbiamo parlare». I tre, con le loro pizze in mano, seguono i due fino al parcheggio laterale del centro commerciale. Nelle vicinanze non c’è anima viva, solo le telecamere di sorveglianza riprendono la scena: i due nuovi arrivati dicono poche parole, poi uno di loro estrae un coltello e mira dritto all’addome del 24enne. Gli assesta due fendenti mentre una terza coltellata va a colpire il suo amico di 26 anni. I due aggressori risalgono subito in auto e si danno alla fuga. Anche il 26enne ferito al polpaccio scappa immediatamente. Il 24enne colpito all’addome viene, invece, accompagnato nel residence di via Catania a Miramare dall’altro connazionale. Ed è proprio là che lo trovano i carabinieri e l’ambulanza del 118. «Non so proprio chi siano i miei aggressori, non li conosco», dichiara agli inquirenti prima di essere trasferito d’urgenza all’ospedale. Ha riportato una eviscerazione profonda e si è reso necessario un delicato intervento chirurgico. Il 24enne è attualmente ricoverato in prognosi riservata in Rianimazione. Non una parola di più arriva dall’altro albanese, il testimone oculare dell’agguato. «Non li avevo mai visti», si limita a dire. Ma i carabinieri sono convinti che dietro a quelle coltellate si nasconda un regolamento di conti per motivi di droga. Una questione che andava lavata con il sangue. E la caccia all’uomo continua.