Un allenatore di calcio femminile di 45 anni ha raggiunto un accordo con la giustizia, patteggiando una pena di due anni di reclusione, sospesa, e un risarcimento di 90 mila euro a favore della giovane atleta coinvolta nel caso. Le indagini, condotte dai carabinieri sotto la supervisione del sostituto procuratore Davide Ercolani, hanno rivelato che l’uomo avrebbe abusato della ragazza, che all’epoca dei fatti aveva 13 anni, durante alcune visite a casa sua nella primavera del 2023.
La vicenda è emersa alla fine dello stesso anno, portando all’emissione di un’ordinanza di divieto di avvicinamento nei confronti dell’allenatore. Mercoledì scorso, durante l’udienza presso il Tribunale di Rimini, il giudice Vinicio Cantarini ha confermato il patteggiamento. L’accordo prevede che la pena venga sospesa solo se l’uomo intraprenderà un percorso di recupero presso un’associazione specializzata. La denuncia è stata sporta dalla madre della ragazza, che si era rivolta a un medico dopo che la figlia si era confidata riguardo agli abusi subiti.