Rimini. Annegato a 16 anni, rubano i fiori dalla tomba. Il dolore della madre

dowLa mamma di Zak: “Questo furto è uno sfregio alla memoria di Maurizio”

«Maledette siano le mani che hanno osato rubare i fiori sulla tomba di mio figlio!». L’anatema è di una mamma, Marina Marcato, che ha perso il figlio 16enne due mesi fa. Maurizio Zanzani, detto ‘Zak’, è morto domenica 10 luglio al largo di Pesaro, durante un’immersone in apnea.

Il corpo del ragazzo fu recuperato dal padre Rino, che con la forza della disperazione riuscì a raggiungerlo in profondità, utilizzando le bombole d’ossigeno, vicino ai piloni della piattaforma scelta per l’immersione. Una tragedia che ha distrutto la famiglia. I funerali il 14 luglio nella chiesa di San Raffaele, a Rimini. Il 25 luglio un altro funerale, in mare, voluto dai familiari, con una decina di barche, e il sacerdote don Claudio Parma a celebrare una messa per Maurizio.

«Questo furto di fiori è uno sfregio – rincara la mamma – alla memoria di Maurizio». Sui social lancia un pesantissimo ‘anatema’ – che riportiamo in minima parte – verso l’autore, o l’autrice, del furto di fiori dalla tomba del suo ragazzo, al cimitero di San Lorenzo a Monte. «Augurati di non incontrarmi mai, per il tuo bene. Ma sei dannato già da adesso!», scrive la donna ferita.

La notizia su internet suscita molti commenti sdegnati. Più persone spiegano di aver subìto analoghi furti di fiori dalle tombe di famiglia, in diversi cimiteri. «Non si dovevano permettere di toccare niente sulla tomba di mio figlio – aggiunge Marina Marcato –. D’ora in poi i fiori li pianterò in terra, non li lascerò più nei vasi. C’erano fino a lunedì, martedì sera erano spariti». La famiglia Zanzani ha creato una Fondazione intitolata a Maurizio, per ricordarne la memoria. «Io faccio borse all’uncinetto e le vendo ai mercatini – conclude Marina Marcato –. Farò di tutto perché mio figlio sia ricordato».

Il Resto del Carlino.it

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