Un anno e otto mesi con pena sospesa per entrambi gli imputati. E’ questa la condanna emessa ieri dai giudici del tribunale collegiale di Rimini nei confronti di Pasquale Zappatore, maresciallo della Finanza, attualmente sospeso dal servizio (difeso dagli avvocato Moreno Maresi e Mattia Lancini) e dell’imprenditore cattolichino, Fulvio Fabbri. Dovevano rispondere di corruzione in concorso. Una vicenda che aveva fatto molto scalpore nel gennaio del 2011 quando ai polsi dei due erano scattate le manette ed erano finiti agli arresti domiciliari. Secondo le indagini compiute dagli stessi colleghi finanzieri, il maresciallo avrebbe fatto un’ispezione fiscale al costruttore, individuando delle irregolarità. Ma avrebbe aggiustato il tutto ad una cifra molto inferiore in cambio di un appartamento in locazione gratuita per un’amica e una falsa sponsorizzazione ad una società a lui riconducibile.
A DENUNCIARE l’imprenditore cattolichino come evasore fiscale era stata la stessa consorte in fase di separazione nel 2009. Era stata proprio la donna ad alzare il velo sui lavori del marito e soprattutto sui suoi incassi in nero. Denaro, dunque, molto denaro sottratto al Fisco. Da queste indicazioni ben precise e dettagliate erano partite le indagini della Finanza che aveva voluto vederci chiaro. Ma scavando nella vita di Fabbri, era saltato fuori il collegamento con il maresciallo Zappatore e alcune discrepanze nella compilazione della verifica fiscale. In pratica avrebbe aiutato aggiustato la verifica fiscale dietro ad un compenso, appunto l’alloggio in affitto ad un’amica a titolo gratuito e una sposnsorizzazione. Accuse che il sottufficiale ha sempre respinto anche durante il processo.
Il pubblico ministero Davide Ercolani aveva chiesto per il sottufficiale (adesso sospeso dal servizio) tre anni e tre mesi mentre per Fabbri due anni e sei mesi.
I giudici, invece, li hanno condannati entrambi a un anno ed otto mesi con pena sospesa (…) Il Resto del Carlino
